Gesù Cristo

Vangelo secondo Matteo

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EternalKJ
icon13  view post Posted on 28/4/2007, 15:08




|I. NASCITA E INFANZIA DI GESÙ|

|1|
|Ascendenti di Gesù|
[1[Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
[2[Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò
Giuda e i suoi fratelli, [3[Giuda generò Fares e Zara da Tamar,
Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, [4[Aram generò
Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,
[5[Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed
generò Iesse, [6[Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
[7[Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò
Asàf, [8[Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò
Ozia, [9[Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò
Ezechia, [10[Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos,
Amos generò Giosia, [11[Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al
tempo della deportazione in Babilonia.
[12[Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel,
Salatiel generò Zorobabèle, [13[Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd
generò Elìacim, Elìacim generò Azor, [14[Azor generò Sadoc,
Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, [15[Eliùd generò
Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
[16[Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è
nato Gesù chiamato Cristo.
[17[La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così
di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è
ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è,
infine, di quattordici.

|Giuseppe assume la paternità legale di Gesù|
[18[Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre
Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a
vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
[19[Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla,
decise di licenziarla in segreto. [20[Mentre però stava pensando a
queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e
gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te
Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo
Spirito Santo. [21[Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
[22[Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato
detto dal Signore per mezzo del profeta:

\[23[Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio\
\che sarà chiamato Emmanuele,\

che significa \Dio con noi\. [24[Destatosi dal sonno, Giuseppe fece
come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua
sposa, [25[la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio,
che egli chiamò Gesù.

|2|
|La visita dei Magi|
[1[Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode.
Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
[2[«Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua
stella, e siamo venuti per adorarlo». [3[All’udire queste parole, il re
Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. [4[Riuniti tutti i
sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul
luogo in cui doveva nascere il Messia. [5[Gli risposero: «A
Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

\[6[E tu, Betlemme, terra di Giuda,\
\non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:\
\da te uscirà infatti un capo\
\che pascerà il mio popolo, Israele.\

[7[Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con
esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella [8[e li inviò a
Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del
bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io
venga ad adorarlo».
[9[Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che
avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò
sopra il luogo dove si trovava il bambino. [10[Al vedere la stella,
essi provarono una grandissima gioia. [11[Entrati nella casa, videro
il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
[12[Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra
strada fecero ritorno al loro paese.

|Fuga in Egitto e strage degli innocenti|
[13[Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore
apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il
bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti
avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
[14[Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella
notte e fuggì in Egitto, [15[dove rimase fino alla morte di Erode,
perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo
del profeta:

\Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.\

[16[Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui,
s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo
territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato
informato dai Magi. [17[Allora si adempì quel che era stato detto
per mezzo del profeta Geremia:

\[18[Un grido è stato udito in Rama,\
\un pianto e un lamento grande;\
\Rachele piange i suoi figli\
\e non vuole essere consolata, perché non sono più.\

|Ritorno dall’Egitto e dimora a Nàzaret|
[19[Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a
Giuseppe in Egitto [20[e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino
e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che
insidiavano la vita del bambino». [21[Egli, alzatosi, prese con sé il
bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. [22[Avendo però
saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode,
ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni
della Galilea [23[e, appena giunto, andò ad abitare in una città
chiamata Nàzaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai
profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

|II. LA PROMULGAZIONE DEL REGNO DEI CIELI|
|1. SEZIONE NARRATIVA|

|3|
|Predicazione di Giovanni Battista|
[1[In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel
deserto della Giudea, [2[dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei
cieli è vicino!».
[3[Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:

\Voce di uno che grida nel deserto:\
\Preparate la via del Signore,\
\raddrizzate i suoi sentieri!\

[4[Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di
pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
[5[Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e
dalla zona adiacente il Giordano; [6[e, confessando i loro peccati, si
facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
[7[Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo,
disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira
imminente? [8[Fate dunque frutti degni di conversione, [9[e non
crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico
che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. [10[Già la
scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce
frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. [11[Io vi battezzo con
acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più
potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli
vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. [12[Egli ha in mano il
ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio,
ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».

|Battesimo di Gesù|
[13[In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da
Giovanni per farsi battezzare da lui. [14[Giovanni però voleva
impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu
vieni da me?». [15[Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché
conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni
acconsentì. [16[Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si
aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una
colomba e venire su di lui. [17[Ed ecco una voce dal cielo che disse:
«Questi è il \Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto\».

|4|
|Tentazione nel deserto|
[1[Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser
tentato dal diavolo. [2[E dopo aver digiunato quaranta giorni e
quaranta notti, ebbe fame. [3[Il tentatore allora gli si accostò e gli
disse: «Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane».
[4[Ma egli rispose: «Sta scritto:

\Non di solo pane vivrà l’uomo,\
\ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».\

[5[Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose
sul pinnacolo del tempio [6[e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati
giù, poiché sta scritto:

\Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,\
\ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,\
\perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede»\.

[7[Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

\Non tentare il Signore Dio tuo».\

[8[Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte
altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli
disse: [9[«Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai».
[10[Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:

\Adora il Signore Dio tuo\
\e a lui solo rendi culto».\

[11[Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo
servivano.

|Ritorno in Galilea|
[12[Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù
si ritirò nella Galilea [13[e, lasciata Nàzaret, venne ad abitare a
Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,
[14[perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta
Isaia:

\[15[Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,\
\sulla via del mare, al di là del Giordano,\
\Galilea delle genti;\
\[16[il popolo immerso nelle tenebre\
\ha visto una grande luce;\
\su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte\
\una luce si è levata.\

[17[Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi,
perché il regno dei cieli è vicino».

|Chiamata dei primi quattro discepoli|
[18[Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli,
Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete
in mare, poiché erano pescatori.
[19[E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». [20[Ed
essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. [21[Andando oltre, vide
altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che
nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e
li chiamò. [22[Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo
seguirono.

|Gesù insegna e guarisce|
[23[Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro
sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni
sorta di malattie e di infermità nel popolo. [24[La sua fama si sparse
per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da
varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li
guariva. [25[E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea,
dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il
Giordano.

|2. DISCORSO EVANGELICO|

|5|
|Le beatitudini|
[1[Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere,
gli si avvicinarono i suoi discepoli. [2[Prendendo allora la parola, li
ammaestrava dicendo:

[3[«Beati i poveri in spirito,
di essi è il regno dei cieli.
[4[Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5[Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6[Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7[Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8[Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9[Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10[Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

[11[Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12[Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa
nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

|Sale della terra e luce del mondo|
[13[Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore,
con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad
essere gettato via e calpestato dagli uomini.
[14[Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
collocata sopra un monte, [15[né si accende una lucerna per metterla
sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti
quelli che sono nella casa. [16[Così risplenda la vostra luce davanti
agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al
vostro Padre che è nei cieli.

|Il compimento della legge|
[17[Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti;
non son venuto per abolire, ma per dare compimento. [18[In verità
vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà
neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
[19[Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche
minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato
minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli
uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

|La nuova giustizia superiore all’antica|
[20[Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella
degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
[21[Avete inteso che fu detto agli antichi: \Non uccidere\; chi avrà
ucciso sarà sottoposto a giudizio. [22[Ma io vi dico: chiunque si
adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice
al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo,
sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
[23[Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che
tuo fratello ha qualche cosa contro di te, [24[lascia lì il tuo dono
davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi
torna ad offrire il tuo dono.
[25[Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per
via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il
giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. [26[In verità ti
dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo
spicciolo!
[27[Avete inteso che fu detto: \Non commettere adulterio\; [28[ma
io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già
commesso adulterio con lei nel suo cuore.
[29[Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e
gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto
che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. [30[E se la tua
mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo
corpo vada a finire nella Geenna.
[31[Fu pure detto: \Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di
ripudio\; [32[ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il
caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una
ripudiata, commette adulterio.
[33[Avete anche inteso che fu detto agli antichi: \Non spergiurare,
ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti\; [34[ma io vi dico: non
giurate affatto: né \per il cielo\, perché è \il trono di Dio\; [35[né \per
la terra\, perché \è lo sgabello per i suoi piedi\; né per
\Gerusalemme\, perché è la \città del gran re\. [36[Non giurare
neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o
nero un solo capello. [37[Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il
di più viene dal maligno.
[38[Avete inteso che fu detto: \Occhio per occhio e dente per
dente\; [39[ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti
percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; [40[e a chi ti
vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il
mantello. [41[E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con
lui due. [42[Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito
non volgere le spalle.
[43[Avete inteso che fu detto: \Amerai il tuo prossimo\ e odierai il
tuo nemico; [44[ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i
vostri persecutori, [45[perché siate figli del Padre vostro celeste, che
fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere
sopra i giusti e sopra gli ingiusti. [46[Infatti se amate quelli che vi
amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
[47[E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di
straordinario? Non fanno così anche i pagani? [48[Siate voi dunque
perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

|6|
|Fare l’elemosina in segreto|
[1[Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli
uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete
ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. [2[Quando dunque
fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli
ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini.
In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [3[Quando
invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua
destra, [4[perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà.

|Pregare in segreto|
[5[Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano
pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per
essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. [6[Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e,
chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà.

|La vera preghiera. Il Pater|
[7[Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali
credono di venire ascoltati a forza di parole. [8[Non siate dunque
come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno
ancor prima che gliele chiediate. [9[Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10[venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11[Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12[e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13[e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

[14[Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre
vostro celeste perdonerà anche a voi; [15[ma se voi non perdonerete
agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

|Digiunare in segreto|
[16[E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli
ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che
digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[17[Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
[18[perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è
nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

|Il vero tesoro|
[19[Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine
consumano e dove ladri scassinano e rubano; [20[accumulatevi
invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e
dove ladri non scassinano e non rubano. [21[Perché là dov’è il tuo
tesoro, sarà anche il tuo cuore.

|L’occhio lucerna del corpo|
[22[La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è
chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; [23[ma se il tuo occhio è
malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in
te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

|Dio e il denaro|
[24[Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà
l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a
Dio e a mammona.

|Abbandonarsi alla Provvidenza|
[25[Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che
indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del
vestito? [26[Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né
mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li
nutre. Non contate voi forse più di loro? [27[E chi di voi, per quanto
si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? [28[E
perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli
del campo: non lavorano e non filano. [29[Eppure io vi dico che
neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
[30[Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani
verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca
fede? [31[Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? [32[Di tutte queste cose
si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne
avete bisogno. [33[Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e
tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. [34[Non affannatevi
dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini.
A ciascun giorno basta la sua pena.

|7|
|Non giudicare|
[1[Non giudicate, per non essere giudicati; [2[perché col giudizio
con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale
misurate sarete misurati. [3[Perché osservi la pagliuzza nell’occhio
del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo
occhio? [4[O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la
pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave?
[5[Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene
per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

|Non profanare le cose sante|
[6[Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle
davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si
voltino per sbranarvi.

|Efficacia della preghiera|
[7[Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà
aperto; [8[perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi
bussa sarà aperto. [9[Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane
darà una pietra? [10[O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
[11[Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri
figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a
quelli che gliele domandano!

|La regola d’oro|
[12[Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi
fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.

|Le due vie|
[13[Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa
la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano
per essa; [14[quanto stretta invece è la porta e angusta la via che
conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!

|I falsi profeti|
[15[Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di
pecore, ma dentro son lupi rapaci. [16[Dai loro frutti li
riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
[17[Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero
cattivo produce frutti cattivi; [18[un albero buono non può produrre
frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. [19[Ogni
albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
[20[Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

|I veri discepoli|
[21[Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei
cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
[22[Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo
noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e
compiuto molti miracoli nel tuo nome? [23[Io però dichiarerò loro:
Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di
iniquità.
[24[Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in
pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla
roccia. [25[Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti
e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era
fondata sopra la roccia. [26[Chiunque ascolta queste mie parole e
non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la
sua casa sulla sabbia. [27[Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,
soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la
sua rovina fu grande».

|Stupore della folla|
[28[Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono
stupite del suo insegnamento: [29[egli infatti insegnava loro come
uno che ha autorità e non come i loro scribi.

|III. LA PREDICAZIONE DEL REGNO DEI CIELI|
|1. SEZIONE NARRATIVA: DIECI MIRACOLI|

|8|
|Guarigione di un lebbroso|
[1[Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. [2[Ed
ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi,
tu puoi sanarmi». [3[E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo
voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. [4[Poi Gesù
gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va’ a mostrarti al
sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come
testimonianza per loro».

|Guarigione del servo del centurione|
[5[Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo
scongiurava: [6[«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e
soffre terribilmente». [7[Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
[8[Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri
sotto il mio tetto, di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
[9[Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e
dico a uno: Fa’ questo, ed egli lo fa».
[10[All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo
seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato
una fede così grande. [11[Ora vi dico che molti verranno dall’oriente
e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e
Giacobbe nel regno dei cieli, [12[mentre i figli del regno saranno
cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».
[13[E Gesù disse al centurione: «Va’, e sia fatto secondo la tua
fede». In quell’istante il servo guarì.

|Guarigione della suocera di Pietro|
[14[Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che
giaceva a letto con la febbre. [15[Le toccò la mano e la febbre
scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.

|Varie guarigioni|
[16[Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò
gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, [17[perché si
adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

\Egli ha preso le nostre infermità\
\e si è addossato le nostre malattie.\

|Esigenze della vocazione apostolica|
[18[Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare
all’altra riva. [19[Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro,
io ti seguirò dovunque tu andrai». [20[Gli rispose Gesù: «Le volpi
hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio
dell’uomo non ha dove posare il capo».
[21[E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di
andar prima a seppellire mio padre». [22[Ma Gesù gli rispose:
«Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

|La tempesta sedata|
[23[Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.
[24[Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la
barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. [25[Allora,
accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo
perduti!». [26[Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di
poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una
grande bonaccia. [27[I presenti furono presi da stupore e dicevano:
«Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».

|Gli indemoniati gadarèni|
[28[Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati,
uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che
nessuno poteva più passare per quella strada. [29[Cominciarono a
gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei
venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
[30[A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di
porci a pascolare; [31[e i demòni presero a scongiurarlo dicendo:
«Se ci scacci, mandaci in quella mandria». [32[Egli disse loro:
«Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli
dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e
perì nei flutti. [33[I mandriani allora fuggirono ed entrati in città
raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. [34[Tutta la città
allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si
allontanasse dal loro territorio.

|9|
|Guarigione di un paralitico|
[1[Salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua
città. [2[Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù,
vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono
rimessi i tuoi peccati». [3[Allora alcuni scribi cominciarono a
pensare: «Costui bestemmia». [4[Ma Gesù, conoscendo i loro
pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
[5[Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o
dire: Alzati e cammina? [6[Ora, perché sappiate che il Figlio
dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse
allora al paralitico, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». [7[Ed egli si
alzò e andò a casa sua. [8[A quella vista, la folla fu presa da timore
e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

|Chiamata di Matteo|
[9[Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle
imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e
lo seguì.

|Pasto con i peccatori|
[10[Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti
pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
[11[Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il
vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
[12[Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del
medico, ma i malati. [13[Andate dunque e imparate che cosa
significhi: \Misericordia io voglio e non sacrificio\. Infatti non sono
venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

|Discussione sul digiuno|
[14[Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero:
«Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non
digiunano?». [15[E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a
nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i
giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
[16[Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio,
perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
[17[Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli
otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in
otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

|Guarigione dell’emorroissa e risurrezione della figlia di un capo|
[18[Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si
prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma
vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». [19[Alzatosi,
Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
[20[Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni,
gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
[21[Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo
mantello, sarò guarita». [22[Gesù, voltatosi, la vide e disse:
«Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell’istante la
donna guarì.
[23[Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la
gente in agitazione, disse: [24[«Ritiratevi, perché la fanciulla non è
morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. [25[Ma dopo che fu
cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si
alzò. [26[E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

|Guarigione di due ciechi|
[27[Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano
urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». [28[Entrato in casa, i
ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io
possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». [29[Allora toccò
loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». [30[E
si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate
che nessuno lo sappia!». [31[Ma essi, appena usciti, ne sparsero la
fama in tutta quella regione.

|Guarigione di un muto indemoniato|
[32[Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato.
[33[Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla
presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in
Israele!». [34[Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per
opera del principe dei demòni».

|Miseria delle folle|
[35[Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando
nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni
malattia e infermità. [36[Vedendo le folle ne sentì compassione,
perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
[37[Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai
sono pochi! [38[Pregate dunque il padrone della messe che mandi
operai nella sua messe!».



|2. DISCORSO APOSTOLICO|

|10|
|Missione dei Dodici|
[1[Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare
gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità.
[2[I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato
Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo
fratello, [3[Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano,
Giacomo di Alfeo e Taddeo, [4[Simone il Cananeo e Giuda
l’Iscariota, che poi lo tradì.
[5[Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:
«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
[6[rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. [7[E
strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. [8[Guarite
gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. [9[Non
procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,
[10[né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone,
perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento.
[11[In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia
qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
[12[Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. [13[Se quella casa ne
sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà
degna, la vostra pace ritorni a voi. [14[Se qualcuno poi non vi
accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa
o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. [15[In verità vi
dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una
sorte più sopportabile di quella città.

|I missionari saranno perseguitati|
[16[Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque
prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
[17[Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro
tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; [18[e sarete
condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare
testimonianza a loro e ai pagani. [19[E quando vi consegneranno
nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete
dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
[20[non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro
che parla in voi.
[21[Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli
insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. [22[E sarete odiati
da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà
salvato. [23[Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in
un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di
Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo.
[24[Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del
suo padrone; [25[è sufficiente per il discepolo essere come il suo
maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato
Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!

|Parlare apertamente e senza timore|
[26[Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che
non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere
manifestato. [27[Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e
quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. [28[E non
abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere
di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far
perire e l’anima e il corpo nella Geenna. [29[Due passeri non si
vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a
terra senza che il Padre vostro lo voglia.
[30[Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti
contati; [31[non abbiate dunque timore: voi valete più di molti
passeri!
[32[Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo
riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; [33[chi invece mi
rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al
Padre mio che è nei cieli.

|Gesù causa di dissensi|
[34[Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non
sono venuto a portare pace, ma una spada. [35[Sono venuto infatti a
separare

\il figlio dal padre, la figlia dalla madre,\
\la nuora dalla suocera:\
\[36[e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.\

|Rinnegarsi per seguire Gesù|
[37[Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi
ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; [38[chi non
prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. [39[Chi avrà
trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per
causa mia, la troverà.

|Conclusione del discorso apostolico|
[40[Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui
che mi ha mandato. [41[Chi accoglie un profeta come profeta, avrà
la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà
la ricompensa del giusto. [42[E chi avrà dato anche solo un
bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio
discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

|IV. IL MISTERO DEL REGNO DEI CIELI|
|1. SEZIONE NARRATIVA|

|11|
[1[Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi
dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

|Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù|
[2[Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare
delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:
[3[«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?».
[4[Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e
vedete: [5[\I ciechi ricuperano la vista\, gli storpi camminano, i
lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano,
\ai poveri è predicata la buona novella\, [6[e beato colui che non si
scandalizza di me». [7[Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise
a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel
deserto? Una canna sbattuta dal vento? [8[Che cosa dunque siete
andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che
portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! [9[E allora, che cosa
siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un
profeta. [10[Egli è colui, del quale sta scritto:

\Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero\
\che preparerà la tua via davanti a te.\

[11[In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande
di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è
più grande di lui. [12[Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora,
il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
[13[La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.
[14[E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire.
[15[Chi ha orecchi intenda.

|Giudizio di Gesù sulla sua generazione|
[16[Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a
quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni
e dicono:

[17[Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

[18[È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto:
Ha un demonio. [19[È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e
beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani
e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue
opere».

|Sventura alle città delle sponde del lago|
[20[Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva
compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano
convertite: [21[«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a
Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti
in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel
cilicio e nella cenere. [22[Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel
giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. [23[E
tu, Cafarnao,

\sarai forse innalzata fino al cielo?\
\Fino agli inferi precipiterai!\

Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te,
oggi ancora essa esisterebbe! [24[Ebbene io vi dico: Nel giorno del
giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

|Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio|
[25[In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti
e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. [26[Sì, o Padre, perché
così è piaciuto a te. [27[Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non
il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

|Gesù Signore dal giogo leggero|
[28[Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi
ristorerò. [29[Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, \e troverete ristoro\ per le vostre
anime. [30[Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

|12|
|Le spighe strappate|
[1[In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i
suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le
mangiavano. [2[Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi
discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di
sabato». [3[Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide
quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? [4[Come entrò nella
casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito
mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? [5[O
non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel
tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? [6[Ora io vi
dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. [7[Se aveste
compreso che cosa significa: \Misericordia io voglio e non
sacrificio\, non avreste condannato individui senza colpa. [8[Perché
il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

|Guarigione di un uomo dalla mano inaridita|
[9[Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. [10[Ed ecco, c’era
un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: «È
permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per accusarlo. [11[Ed
egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di
sabato in una fossa, non l’afferra e la tira fuori? [12[Ora, quanto è
più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene
anche di sabato». [13[E rivolto all’uomo, gli disse: «Stendi la
mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l’altra. [14[I farisei
però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.

|Gesù è il "servo del Signore"|
[15[Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed
egli guarì tutti, [16[ordinando loro di non divulgarlo, [17[perché si
adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:

\[18[Ecco il mio servo che io ho scelto;\
\il mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto.\
\Porrò il mio spirito sopra di lui\
\e annunzierà la giustizia alle genti.\
\[19[Non contenderà, né griderà,\
\né si udrà sulle piazze la sua voce.\
\[20[La canna infranta non spezzerà,\
\non spegnerà il lucignolo fumigante,\
\finché abbia fatto trionfare la giustizia;\
\[21[nel suo nome spereranno le genti.\

|Gesù e Beelzebùl|
[22[In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed
egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. [23[E tutta la folla era
sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?».
[24[Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i
demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».
[25[Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno
discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può
reggersi. [26[Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se
stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? [27[E se io scaccio
i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li
scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. [28[Ma se
io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra
voi il regno di Dio. [29[Come potrebbe uno penetrare nella casa
dell’uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora
soltanto gli potrà saccheggiare la casa. [30[Chi non è con me è
contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. [31[Perciò io vi
dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini,
ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. [32[A
chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la
bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo
secolo, né in quello futuro.

|Le parole rivelano il cuore|
[33[Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono;
se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal
frutto infatti si conosce l’albero. [34[Razza di vipere, come potete
dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla
pienezza del cuore. [35[L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose
buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.
[36[Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini
renderanno conto nel giorno del giudizio; [37[poiché in base alle tue
parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».

|Il segno di Giona|
[38[Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: «Maestro,
vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose:
[39[«Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma
nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta.
[40[Come infatti \Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del
pesce\, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore
della terra. [41[Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa
generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla
predicazione di Giona. Ecco, ora qui c’è più di Giona! [42[La regina
del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà,
perché essa venne dall’estremità della terra per ascoltare la sapienza
di Salomone; ecco, ora qui c’è più di Salomone!

|Ritorno offensivo dello spirito immondo|
[43[Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per
luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. [44[Allora dice:
Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova
vuota, spazzata e adorna. [45[Allora va, si prende sette altri spiriti
peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di
quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a
questa generazione perversa».

|I veri parenti di Gesù|
[46[Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi
fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli.
[47[Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che
vogliono parlarti». [48[Ed egli, rispondendo a chi lo informava,
disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». [49[Poi
stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed
ecco i miei fratelli; [50[perché chiunque fa la volontà del Padre mio
che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».

|2. DISCORSO PARABOLICO|
|Introduzione|

|13|
[1[Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. [2[Si
cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su
una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla
spiaggia.
[3[Egli parlò loro di molte cose in parabole.

|Parabola del seminatore|
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. [4[E mentre
seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli
e la divorarono. [5[Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non
c’era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era
profondo. [6[Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici
si seccò. [7[Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la
soffocarono. [8[Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto,
dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. [9[Chi ha orecchi
intenda».

|Perché Gesù parla in parabole|
[10[Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché
parli loro in parabole?».
[11[Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del
regno dei cieli, ma a loro non è dato. [12[Così a chi ha sarà dato e
sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
[13[Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non
vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. [14[E così si
adempie per loro la profezia di Isaia che dice:

\Voi udrete, ma non comprenderete,\
\guarderete, ma non vedrete.\
\[15[Perché il cuore di questo popolo\
\si è indurito, son diventati duri di orecchi,\
\e hanno chiuso gli occhi,\
\per non vedere con gli occhi,\
\non sentire con gli orecchi\
\e non intendere con il cuore e convertirsi,\
\e io li risani.\

[16[Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché
sentono. [17[In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato
vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi
ascoltate, e non l’udirono!

|Spiegazione della parabola del seminatore|
[18[Voi dunque intendete la parabola del seminatore: [19[tutte le
volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene
il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il
seme seminato lungo la strada. [20[Quello che è stato seminato nel
terreno sassoso è l’uomo che ascolta la parola e subito l’accoglie con
gioia, [21[ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena
giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne
resta scandalizzato. [22[Quello seminato tra le spine è colui che
ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l’inganno della
ricchezza soffocano la parola ed essa non da’ frutto. [23[Quello
seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la
comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta,
ora il trenta».

|Parabola della zizzania|
[24[Un’altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può
paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo
campo. [25[Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò
zizzania in mezzo al grano e se ne andò. [26[Quando poi la messe
fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. [27[Allora i servi
andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai
seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la
zizzania? [28[Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i
servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? [29[No,
rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa
sradichiate anche il grano. [30[Lasciate che l’una e l’altro crescano
insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai
mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per
bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

|Parabola del grano di senapa|
[31[Un’altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può
paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina
nel suo campo. [32[Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta
cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto
che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».

|Parabola del lievito|
[33[Un’altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può
paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre
misure di farina perché tutta si fermenti».

|Le folle ascoltano solo parabole|
[34[Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non
parlava ad essa se non in parabole, [35[perché si adempisse ciò che
era stato detto dal profeta:

\Aprirò la mia bocca in parabole,\
\proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.\

|Spiegazione della parabola della zizzania|
[36[Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si
accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel
campo». [37[Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il
Figlio dell’uomo. [38[Il campo è il mondo. Il seme buono sono i
figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, [39[e il nemico
che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del
mondo, e i mietitori sono gli angeli. [40[Come dunque si raccoglie
la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
[41[Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno
dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità [42[e li
getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
[43[Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre
loro. Chi ha orecchi, intenda!

|Parabole del tesoro e della perla|
[44[Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un
uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende
tutti i suoi averi e compra quel campo.
[45[Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di
perle preziose; [46[trovata una perla di grande valore, va, vende tutti
i suoi averi e la compra.

|Parabola della rete|
[47[Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare,
che raccoglie ogni genere di pesci. [48[Quando è piena, i pescatori
la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e
buttano via i cattivi. [49[Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli
angeli e separeranno i cattivi dai buoni [50[e li getteranno nella
fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

|Conclusione|
[51[Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». [52[Ed
egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno
dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose
nuove e cose antiche».

|V. LA CHIESA, PRIMIZIA DEL REGNO DEI CIELI|
|1. SEZIONE NARRATIVA|

|Visita a Nàzaret|
[53[Terminate queste parabole, Gesù partì di là [54[e venuto nella
sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita
e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi
miracoli? [55[Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre
non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e
Giuda? [56[E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli
vengono dunque tutte queste cose?». [57[E si scandalizzavano per
causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non
nella sua patria e in casa sua». [58[E non fece molti miracoli a causa
della loro incredulità.

|14|
|Erode e Gesù|
[1[In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
[2[Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista
risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».

|Esecuzione di Giovanni Battista|
[3[Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e
gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo
fratello. [4[Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!».
[5[Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo
considerava un profeta.
[6[Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in
pubblico e piacque tanto a Erode [7[che egli le promise con
giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. [8[Ed essa,
istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di
Giovanni il Battista». [9[Il re ne fu contristato, ma a causa del
giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data [10[e mandò
a decapitare Giovanni nel carcere. [11[La sua testa venne portata su
un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. [12[I
suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e
andarono a informarne Gesù.

|Prima moltiplicazione dei pani|
[13[Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte
in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
[14[Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì
compassione per loro e guarì i loro malati.
[15[Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero:
«Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei
villaggi a comprarsi da mangiare». [16[Ma Gesù rispose: «Non
occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare». [17[Gli
risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!». [18[Ed egli
disse: «Portatemeli qua». [19[E dopo aver ordinato alla folla di
sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi
al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. [20[Tutti
mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di
pezzi avanzati. [21[Quelli che avevano mangiato erano circa
cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

|Gesù cammina sulle acque e Pietro con lui|
[22[Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di
precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
[23[Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la
sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
[24[La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era
agitata dalle onde, a causa del vento contrario. [25[Verso la fine
della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. [26[I
discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero:
«È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. [27[Ma subito
Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». [28[Pietro
gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle
acque». [29[Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca,
si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. [30[Ma per la
violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò:
«Signore, salvami!». [31[E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e
gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
[32[Appena saliti sulla barca, il vento cessò. [33[Quelli che erano
sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei
veramente il Figlio di Dio!».

|Guarigioni nel paese di Genèsaret|
[34[Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret. [35[E la
gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la
regione; gli portarono tutti i malati, [36[e lo pregavano di poter
toccare almeno l’orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano
guarivano.

|15|
|Discussioni sulle tradizioni farisaiche|
[1[In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e
alcuni scribi e gli dissero: [2[«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono
la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando
prendono cibo!». [3[Ed egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il
comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? [4[Dio ha
detto:

\Onora il padre e la madre\

e inoltre:

\Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.\

[5[Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò
con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, [6[non è più tenuto a
onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio
in nome della vostra tradizione. [7[Ipocriti! Bene ha profetato di voi
Isaia, dicendo:

\[8[Questo popolo mi onora con le labbra\
\ma il suo cuore è lontano da me.\
\[9[Invano essi mi rendono culto,\
\insegnando dottrine che sono precetti di uomini».\

|Insegnamento sul puro e sull’impuro|
[10[Poi riunita la folla disse: «Ascoltate e intendete! [11[Non
quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che
esce dalla bocca rende impuro l’uomo!».
[12[Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i
farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?». [13[Ed egli
rispose: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste
sarà sradicata. [14[Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E
quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un
fosso!». [15[Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola».
[16[Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto?
[17[Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e
va a finire nella fogna? [18[Invece ciò che esce dalla bocca proviene
dal cuore. Questo rende immondo l’uomo. [19[Dal cuore, infatti,
provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le
prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.
[20[Queste sono le cose che rendono immondo l’uomo, ma il
mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l’uomo».

|Guarigione della figlia di una Cananèa|
[21[Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone.
[22[Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si
mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è
crudelmente tormentata da un demonio». [23[Ma egli non le rivolse
neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila,
vedi come ci grida dietro». [24[Ma egli rispose: «Non sono stato
inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». [25[Ma quella
venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». [26[Ed
egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai
cagnolini». [27[«È vero, Signore, disse la donna, ma anche i
cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro
padroni». [28[Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la
tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell’istante sua figlia fu
guarita.

|Molte guarigioni presso il lago|
[29[Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e,
salito sul monte, si fermò là. [30[Attorno a lui si radunò molta folla
recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li
deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. [31[E la folla era piena di
stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli
zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio
di Israele.

|Seconda moltiplicazione dei pani|
[32[Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento
compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e
non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non
svengano lungo la strada». [33[E i discepoli gli dissero: «Dove
potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla
così grande?». [34[Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?».
Risposero: «Sette, e pochi pesciolini». [35[Dopo aver ordinato alla
folla di sedersi per terra, [36[Gesù prese i sette pani e i pesci, rese
grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano
alla folla. [37[Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati
portarono via sette sporte piene. [38[Quelli che avevano mangiato
erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.
[39[Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di
Magadàn.

|16|
|Si domanda a Gesù un segno dal cielo|
[1[I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e
gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. [2[Ma egli
rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo
rosseggia; [3[e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso
cupo. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non sapete
distinguere i segni dei tempi? [4[Una generazione perversa e
adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il
segno di Giona». E lasciatili, se ne andò.

|Il lievito dei farisei e dei sadducei|
[5[Nel passare però all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato
di prendere il pane. [6[Gesù disse loro: «Fate bene attenzione e
guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». [7[Ma essi
parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso il pane!».
[8[Accortosene, Gesù chiese: «Perché, uomini di poca fede, andate
dicendo che non avete il pane? [9[Non capite ancora e non ricordate
i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via?
[10[E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete
raccolto? [11[Come mai non capite ancora che non alludevo al pane
quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei
sadducei?». [12[Allora essi compresero che egli non aveva detto che
si guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei
sadducei.

|Professione di fede e primato di Pietro|
[13[Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo,
chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio
dell’uomo?». [14[Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia,
altri Geremia o qualcuno dei profeti». [15[Disse loro: «Voi chi dite
che io sia?». [16[Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio
del Dio vivente». [17[E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona,
perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio
che sta nei cieli. [18[E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno
contro di essa. [19[A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò
che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che
scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». [20[Allora ordinò ai
discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

|Primo annunzio della passione|
[21[Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli
che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli
anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e
risuscitare il terzo giorno. [22[Ma Pietro lo trasse in disparte e
cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo
non ti accadrà mai». [23[Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi
da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio,
ma secondo gli uomini!».

|Condizioni per seguire Gesù|
[24[Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire
dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
[25[Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi
perderà la propria vita per causa mia, la troverà. [26[Qual vantaggio
infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la
propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della
propria anima? [27[Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del
Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue
azioni. [28[In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non
morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo
regno».

|17|
|La trasfigurazione|
[1[Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni
suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. [2[E fu
trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue
vesti divennero candide come la luce. [3[Ed ecco apparvero loro
Mosè ed Elia, che conversavano con lui. [4[Pietro prese allora la
parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi,
farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». [5[Egli
stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la
sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio
prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». [6[All’udire
ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande
timore. [7[Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non
temete». [8[Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non
Gesù solo.

|Domanda su Elia|
[9[E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non
parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non
sia risorto dai morti».
[10[Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi
dicono che prima deve venire Elia?». [11[Ed egli rispose: «Sì, verrà
Elia e ristabilirà ogni cosa. [12[Ma io vi dico: Elia è già venuto e
non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto.
Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
[13[Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il
Battista.

|L’epilettico indemoniato|
[14[Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo
[15[che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio
figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso
anche nell’acqua; [16[l’ho già portato dai tuoi discepoli, ma non
hanno potuto guarirlo». [17[E Gesù rispose: «O generazione
incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando
dovrò sopportarvi? Portatemelo qui». [18[E Gesù gli parlò
minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il
ragazzo fu guarito.
[19[Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero:
«Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». [20[Ed egli rispose:
«Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un
granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a
là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. ([21[Questa
razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il
digiuno)».

|Secondo annunzio della passione|
[22[Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il
Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini
[23[e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono
molto rattristati.

|La tassa per il tempio pagata da Gesù e da Pietro|
[24[Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della
tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa
per il tempio?». [25[Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo
prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da
chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?».
[26[Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti.
[27[Ma perché non si scandalizzino, va’ al mare, getta l’amo e il
primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una
moneta d’argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».



|2. DISCORSO ECCLESIASTICO|

|18|
|Chi è il più grande|
[1[In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo:
«Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». [2[Allora Gesù
chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: [3[«In
verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i
bambini, non entrerete nel regno dei cieli. [4[Perciò chiunque
diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno
dei cieli.

|Lo scandalo|
[5[E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio,
accoglie me.
[6[Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che
credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo
una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
[7[Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano
scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
[8[Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo
e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo,
che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
[9[E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via
da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere
due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
[10[Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché
vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre
mio che è nei cieli. ([11[È venuto infatti il Figlio dell’uomo a
salvare ciò che era perduto).

|La pecora smarrita|
[12[Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce
una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca
di quella perduta? [13[Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si
rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano
smarrite. [14[Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda
neanche uno solo di questi piccoli.

|Correzione fraterna|
[15[Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te
e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; [16[se non
ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché \ogni cosa sia
risolta sulla parola di due o tre testimoni\. [17[Se poi non ascolterà
neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche
l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. [18[In
verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato
anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà
sciolto anche in cielo.

|Preghiera in comune|
[19[In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si
accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei
cieli ve la concederà. [20[Perché dove sono due o tre riuniti nel mio
nome, io sono in mezzo a loro».

|Perdono delle offese|
[21[Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte
dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette
volte?». [22[E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a
settanta volte sette.

|Parabola del servo spietato|
[23[A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i
conti con i suoi servi. [24[Incominciati i conti, gli fu presentato uno
che gli era debitore di diecimila talenti. [25[Non avendo però costui
il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la
moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
[26[Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi
pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. [27[Impietositosi del
servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
[28[Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli
doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel
che devi! [29[Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava
dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. [30[Ma egli
non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non
avesse pagato il debito.
[31[Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e
andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. [32[Allora il
padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti
ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. [33[Non dovevi
forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto
pietà di te? [34[E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli
aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. [35[Così
anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete
di cuore al vostro fratello».


|VI. L’AVVENTO PROSSIMO DEL REGNO DEI CIELI|
|1. SEZIONE NARRATIVA|

|19|
|Questione sul divorzio|
[1[Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel
territorio della Giudea, al di là del Giordano. [2[E lo seguì molta
folla e colà egli guarì i malati.
[3[Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova
e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per
qualsiasi motivo?». [4[Ed egli rispose: «Non avete letto che il
Creatore da principio \li creò maschio e femmina\ e disse: [5[Per
questo l’uomo \lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie
e i due saranno una carne sola?\ [6[Così che non sono più due, ma
una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo
separi». [7[Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato \di
darle l’atto di ripudio e mandarla via?\». [8[Rispose loro Gesù: «Per
la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le
vostre mogli, ma da principio non fu così. [9[Perciò io vi dico:
Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e
ne sposa un’altra commette adulterio».

|La continenza volontaria|
[10[Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell’uomo
rispetto alla donna, non conviene sposarsi». [11[Egli rispose loro:
«Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
[12[Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della
madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e
vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può
capire, capisca».

|Gesù e i bambini|
[13[Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le
mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. [14[Gesù però disse
loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il
regno dei cieli». [15[E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.

|Il giovane ricco|
[16[Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa
devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». [17[Egli rispose:
«Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se
vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». [18[Ed egli chiese:
«Quali?». Gesù rispose: «\Non uccidere, non commettere adulterio,
non rubare, non testimoniare il falso, [19[onora il padre e la madre,
ama il prossimo tuo come te stesso\». [20[Il giovane gli disse: «Ho
sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». [21[Gli
disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi,
dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».
[22[Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte
ricchezze.

|Il pericolo delle ricchezze|
[23[Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico:
difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. [24[Ve lo ripeto: è
più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel regno dei cieli». [25[A queste parole i discepoli rimasero
costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». [26[E Gesù,
fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli
uomini, ma a Dio tutto è possibile».

|Ricompensa promessa alla rinuncia|
[27[Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo
lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
[28[E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito,
nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul
trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare
le dodici tribù di Israele. [29[Chiunque avrà lasciato case, o fratelli,
o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà
cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
[30[Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

|20|
|Parabola degli operai mandati nella vigna|
[1[«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì
all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
[2[Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua
vigna. [3[Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che
stavano sulla piazza disoccupati [4[e disse loro: Andate anche voi
nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.
[5[Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.
[6[Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e
disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? [7[Gli
risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro:
Andate anche voi nella mia vigna.
[8[Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore:
Chiama gli operai e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi
fino ai primi. [9[Venuti quelli delle cinque del pomeriggio,
ricevettero ciascuno un denaro. [10[Quando arrivarono i primi,
pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero
un denaro per ciascuno. [11[Nel ritirarlo però, mormoravano contro
il padrone dicendo: [12[Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto
e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della
giornata e il caldo. [13[Ma il padrone, rispondendo a uno di loro,
disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me
per un denaro? [14[Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a
quest’ultimo quanto a te. [15[Non posso fare delle mie cose quello
che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? [16[Così
gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

|Terzo annunzio della passione|
[17[Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici
e lungo la via disse loro: [18[«Ecco, noi stiamo salendo a
Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi
sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte [19[e lo
consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e
crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».

|Domanda della madre dei figli di Zebedèo|
[20[Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi
figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. [21[Egli le disse: «Che
cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei figli siedano uno alla
tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». [22[Rispose Gesù:
«Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto
per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». [23[Ed egli soggiunse: «Il
mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla
mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato
preparato dal Padre mio».

|I capi devono servire|
[24[Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
[25[ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo
sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
[26[Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare
grande tra voi, si farà vostro servo, [27[e colui che vorrà essere il
primo tra voi, si farà vostro schiavo; [28[appunto come il Figlio
dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare
la sua vita in riscatto per molti».

|I due ciechi di Gerico|
[29[Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù.
[30[Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che
passava, si misero a gridare: «Signore, abbi pietà di noi, figlio di
Davide!». [31[La folla li sgridava perché tacessero; ma essi
gridavano ancora più forte: «Signore, figlio di Davide, abbi pietà di
noi!». [32[Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi
faccia?». [33[Gli risposero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!».
[34[Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la
vista e lo seguirono.

|21|
|Ingresso messianico a Gerusalemme|
[1[Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso
Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi
discepoli [2[dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte:
subito troverete un’asina legata e con essa un puledro. Scioglieteli e
conduceteli a me. [3[Se qualcuno poi vi dirà qualche cosa,
risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà subito».
[4[Ora questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato
annunziato dal profeta:

\[5[Dite alla figlia di Sion:\
\Ecco, il tuo re viene a te\
\mite, seduto su un’asina,\
\con un puledro figlio di bestia da soma.\

[6[I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro
Gesù: [7[condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli
ed egli vi si pose a sedere. [8[La folla numerosissima stese i suoi
mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li
stendevano sulla via. [9[La folla che andava innanzi e quella che
veniva dietro, gridava:

\Osanna al figlio di Davide!\
\Benedetto colui che viene nel nome del Signore!\
\Osanna nel più alto dei cieli!\

[10[Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e
la gente si chiedeva: «Chi è costui?». [11[E la folla rispondeva:
«Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

|I venditori cacciati dal tempio|
[12[Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a
comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie
dei venditori di colombe [13[e disse loro: «La Scrittura dice:

\La mia casa sarà chiamata casa di preghiera\
\ma voi ne fate una spelonca di ladri».\

[14[Gli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì.
[15[Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che
faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di
Davide», si sdegnarono [16[e gli dissero: «Non senti quello che
dicono?». Gesù rispose loro: «Sì, non avete mai letto:

\Dalla bocca dei bambini e dei lattanti\
\ti sei procurata una lode?».\

[17[E, lasciatili, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse
la notte.

|Il fico sterile e seccato. Fede e preghiera|
[18[La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame.
[19[Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò
altro che foglie, e gli disse: «Non nasca mai più frutto da te». E
subito quel fico si seccò. [20[Vedendo ciò i discepoli rimasero
stupiti e dissero: «Come mai il fico si è seccato immediatamente?».
[21[Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete,
non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se
direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
[22[E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo
otterrete».

|Obiezione dei Giudei sull’autorità di Gesù|
[23[Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i
sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale
autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». [24[Gesù
rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi
dirò anche con quale autorità faccio questo. [25[Il battesimo di
Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi
riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielo", ci risponderà:
"perché dunque non gli avete creduto?"; [26[se diciamo "dagli
uomini", abbiamo timore della folla, perché tutti considerano
Giovanni un profeta». [27[Rispondendo perciò a Gesù, dissero:
«Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico
con quale autorità faccio queste cose».

|Parabola dei due figli|
[28[«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo
disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. [29[Ed egli rispose: Sì,
signore; ma non andò. [30[Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso.
Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
[31[Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono:
«L’ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. [32[È venuto a voi
Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i
pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario,
pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per
credergli.

|Parabola dei vignaioli omicidi|
[33[Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che \piantò una
vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì
una torre\, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. [34[Quando fu il
tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il
raccolto. [35[Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono,
l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. [36[Di nuovo mandò altri
servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso
modo. [37[Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno
rispetto di mio figlio! [38[Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero
tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità.
[39[E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero.
[40[Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei
vignaioli?». [41[Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei
malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i
frutti a suo tempo». [42[E Gesù disse loro: «Non avete mai letto
nelle Scritture:

\La pietra che i costruttori hanno scartata\
\è diventata testata d’angolo;\
\dal Signore è stato fatto questo\
\ed è mirabile agli occhi nostri?\

[43[Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un
popolo che lo farà fruttificare. [44[Chi cadrà sopra questa pietra sarà
sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà».
[45[Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono
che parlava di loro e cercavano di catturarlo; ma avevano paura della
folla che lo considerava un profeta.

|22|
|Parabola del banchetto nuziale|
[1[Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: [2[«Il regno dei
cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
[3[Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma
questi non vollero venire. [4[Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco
ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati
sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. [5[Ma costoro
non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri
affari; [6[altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
[7[Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli
assassini e diede alle fiamme la loro città. [8[Poi disse ai suoi servi:
Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni;
[9[andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete,
chiamateli alle nozze. [10[Usciti nelle strade, quei servi raccolsero
quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di
commensali. [11[Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale
che non indossava l’abito nuziale, [12[gli disse: Amico, come hai
potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. [13[Allora
il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle
tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. [14[Perché molti sono
chiamati, ma pochi eletti».

|Il tributo a Cesare|
[15[Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di
coglierlo in fallo nei suoi discorsi. [16[Mandarono dunque a lui i
propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che
sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai
soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.
[17[Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a
Cesare?». [18[Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose:
«Ipocriti, perché mi tentate? [19[Mostratemi la moneta del tributo».
Ed essi gli presentarono un denaro. [20[Egli domandò loro: «Di chi
è questa immagine e l’iscrizione?». [21[Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio». [22[A queste parole rimasero sorpresi
e, lasciatolo, se ne andarono.

|La risurrezione dei morti|
[23[In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali
affermano che non c’è risurrezione, e lo interrogarono:
[24[«Maestro, Mosè ha detto: \Se qualcuno muore senza figli, il
fratello ne sposerà la vedova e così susciterà una discendenza al suo
fratello\. [25[Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo appena
sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo
fratello. [26[Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo.
[27[Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. [28[Alla risurrezione,
di quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta».
[29[E Gesù rispose loro: «Voi vi ingannate, non conoscendo né le
Scritture né la potenza di Dio. [30[Alla risurrezione infatti non si
prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo.
[31[Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che
vi è stato detto da Dio: [32[\Io sono il Dio di Abramo e il Dio di
Isacco e il Dio di Giacobbe?\ Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi».
[33[Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina.

|Il più grande comandamento|
[34[Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai
sadducei, si riunirono insieme [35[e uno di loro, un dottore della
legge, lo interrogò per metterlo alla prova: [36[«Maestro, qual è il
più grande comandamento della legge?». [37[Gli rispose: «\Amerai
il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente\. [38[Questo è il più grande e il primo dei
comandamenti. [39[E il secondo è simile al primo: \Amerai il
prossimo tuo come te stesso\. [40[Da questi due comandamenti
dipendono tutta la Legge e i Profeti».

|Il Cristo, figlio e Signore di Davide|
[41[Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro:
[42[«Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio?». Gli risposero:
«Di Davide». [43[Ed egli a loro: «Come mai allora Davide, sotto
ispirazione, lo chiama Signore, dicendo:

\[44[Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra,\
\finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?\

[45[Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo
figlio?». [46[Nessuno era in grado di rispondergli nulla; e nessuno,
da quel giorno in poi, osò interrogarlo.

|23|
|Ipocrisia e vanità degli scribi e dei farisei|
[1[Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
[2[«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
[3[Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le
loro opere, perché dicono e non fanno. [4[Legano infatti pesanti
fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non
vogliono muoverli neppure con un dito. [5[Tutte le loro opere le
fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e
allungano le frange; [6[amano posti d’onore nei conviti, i primi
seggi nelle sinagoghe [7[e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi
chiamare "rabbì" dalla gente. [8[Ma voi non fatevi chiamare
"rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
[9[E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il
Padre vostro, quello del cielo. [10[E non fatevi chiamare "maestri",
perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. [11[Il più grande tra
voi sia vostro servo; [12[chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi
si abbasserà sarà innalzato.

|Sette maledizioni agli scribi e ai farisei|
[13[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei
cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non
lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci [14[.
[15[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la
terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della
Geenna il doppio di voi.
[16[Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio
non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati. [17[Stolti
e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro
l’oro? [18[E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si
giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. [19[Ciechi!
Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?
[20[Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi
sta sopra; [21[e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per
Colui che l’abita. [22[E chi giura per il cielo, giura per il trono di
Dio e per Colui che vi è assiso.
[23[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della
menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi
della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose
bisognava praticare, senza omettere quelle.
[24[Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
[25[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del
bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e
d’intemperanza. [26[Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del
bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!
[27[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri
imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni
di ossa di morti e di ogni putridume. [28[Così anche voi apparite
giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni
d’ipocrisia e d’iniquità.
[29[Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai
profeti e adornate le tombe dei giusti, [30[e dite: Se fossimo vissuti
al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per
versare il sangue dei profeti; [31[e così testimoniate, contro voi
stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. [32[Ebbene, colmate
la misura dei vostri padri!

|Delitti e castighi imminenti|
[33[Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla
condanna della Geenna? [34[Perciò ecco, io vi mando profeti,
sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri
ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in
città; [35[perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato
sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di
Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e
l’altare. [36[In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa
generazione.

|Apostrofe a Gerusalemme|
[37[Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi
quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi
figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete
voluto! [38[Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! [39[Vi dico
infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che
viene nel nome del Signore!».

|2. DISCORSO ESCATOLOGICO|

|24|
|Introduzione|
[1[Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si
avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del
tempio. [2[Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi
dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».
[3[Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si
avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno
queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del
mondo».

|L’inizio dei dolori|
[4[Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; [5[molti
verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti
in inganno. [6[Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre.
Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga,
ma non è ancora la fine. [7[Si solleverà popolo contro popolo e
regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi;
[8[ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori. [9[Allora vi
consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i
popoli a causa del mio nome. [10[Molti ne resteranno scandalizzati,
ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. [11[Sorgeranno molti
falsi profeti e inganneranno molti; [12[per il dilagare dell’iniquità,
l’amore di molti si raffredderà. [13[Ma chi persevererà sino alla
fine, sarà salvato. [14[Frattanto questo vangelo del regno sarà
annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte
le genti; e allora verrà la fine.

|La grande tribolazione di Gerusalemme|
[15[Quando dunque vedrete \l’abominio della desolazione\, di cui
parlò il profeta Daniele, stare \nel luogo santo\ - chi legge
comprenda -, [16[allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti,
[17[chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa,
[18[e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il
mantello. [19[Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in
quei giorni. [20[Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno
o di sabato.
[21[Poiché vi sarà allora \una tribolazione\ grande, \quale mai
avvenne dall’inizio del mondo fino a ora\, né mai più ci sarà. [22[E
se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe;
ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. [23[Allora se
qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete.
[24[Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi
portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli
eletti. [25[Ecco, io ve l’ho predetto.

|L’avvento del Figlio dell’uomo sarà manifestato|
[26[Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È
in casa, non ci credete. [27[Come la folgore viene da oriente e brilla
fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
[28[Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.

|Dimensione cosmica di questo avvento|
[29[Subito dopo la tribolazione di quei giorni,

\il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,\
\gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.\

[30[Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo \e
allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il
Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo\ con grande potenza e
gloria. [31[Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e
raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo
all’altro dei cieli.

|Parabola del fico|
[32[Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo
diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.
[33[Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che
Egli è proprio alle porte. [34[In verità vi dico: non passerà questa
generazione prima che tutto questo accada. [35[Il cielo e la terra
passeranno, ma le mie parole non passeranno.
[36[Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa,
neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

|Vegliare per non essere sorpresi|
[37[Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio
dell’uomo. [38[Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio
mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando
Noè entrò nell’arca, [39[e non si accorsero di nulla finché venne il
diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio
dell’uomo. [40[Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà
preso e l’altro lasciato. [41[Due donne macineranno alla mola: una
sarà presa e l’altra lasciata.
[42[Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore
vostro verrà. [43[Questo considerate: se il padrone di casa sapesse
in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si
lascerebbe scassinare la casa. [44[Perciò anche voi state pronti,
perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà.

|Parabola del maggiordomo|
[45[Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha
preposto ai suoi domestici con l’incarico di dar loro il cibo al tempo
dovuto? [46[Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad
agire così! [47[In verità vi dico: gli affiderà l’amministrazione di
tutti i suoi beni. [48[Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor
suo: Il mio padrone tarda a venire, [49[e cominciasse a percuotere i
suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, [50[arriverà
il padrone quando il servo non se l’aspetta e nell’ora che non sa,
[51[lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si
meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.

|25|
|Parabola delle dieci vergini|
[1[Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro
lampade, uscirono incontro allo sposo. [2[Cinque di esse erano
stolte e cinque sagge; [3[le stolte presero le lampade, ma non
presero con sé olio; [4[le sagge invece, insieme alle lampade,
presero anche dell’olio in piccoli vasi. [5[Poiché lo sposo tardava, si
assopirono tutte e dormirono. [6[A mezzanotte si levò un grido:
Ecco lo sposo, andategli incontro! [7[Allora tutte quelle vergini si
destarono e prepararono le loro lampade. [8[E le stolte dissero alle
sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
[9[Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per
voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. [10[Ora, mentre
quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che
erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
[11[Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a
dire: Signore, signore, aprici! [12[Ma egli rispose: In verità vi dico:
non vi conosco. [13[Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno
né l’ora.

|Parabola dei talenti|
[14[Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio,
chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. [15[A uno diede
cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la
sua capacità, e partì. [16[Colui che aveva ricevuto cinque talenti,
andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. [17[Così anche
quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. [18[Colui
invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel
terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. [19[Dopo molto
tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
[20[Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque,
dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho
guadagnati altri cinque. [21[Bene, servo buono e fedele, gli disse il
suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone. [22[Presentatosi poi colui
che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due
talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. [23[Bene, servo buono e
fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò
autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
[24[Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse:
Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e
raccogli dove non hai sparso; [25[per paura andai a nascondere il
tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. [26[Il padrone gli rispose: Servo
malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e
raccolgo dove non ho sparso; [27[avresti dovuto affidare il mio
denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con
l’interesse. [28[Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci
talenti. [29[Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza;
ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. [30[E il servo
fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di
denti.

|Il giudizio finale|
[31[Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i
suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. [32[E saranno
riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri,
come il pastore separa le pecore dai capri, [33[e porrà le pecore alla
sua destra e i capri alla sinistra. [34[Allora il re dirà a quelli che
stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in
eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
[35[Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto
sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,
[36[nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e
siete venuti a trovarmi. [37[Allora i giusti gli risponderanno:
Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato
da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? [38[Quando ti
abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo
vestito? [39[E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e
siamo venuti a visitarti? [40[Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi
dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. [41[Poi dirà a quelli alla sua
sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato
per il diavolo e per i suoi angeli. [42[Perché ho avuto fame e non mi
avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
[43[ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete
vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. [44[Anch’essi
allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto
affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti
abbiamo assistito? [45[Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni
volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più
piccoli, non l’avete fatto a me. [46[E se ne andranno, questi al
supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».


|VII. PASSIONE E RISURREZIONE|

|26|
|Complotto contro Gesù|
[1[Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli:
[2[«Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell’uomo
sarà consegnato per essere crocifisso».
[3[Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono
nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, [4[e
tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire.
[5[Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano
tumulti fra il popolo».

|L’unzione a Betània|
[6[Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il
lebbroso, [7[gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di
olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a
mensa. [8[I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché
questo spreco? [9[Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai
poveri!». [10[Ma Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite
questa donna? Essa ha compiuto un’azione buona verso di me. [11[I
poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi
avete. [12[Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista
della mia sepoltura. [13[In verità vi dico: dovunque sarà predicato
questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha
fatto, in ricordo di lei».

|Il tradimento di Giuda|
[14[Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai
sommi sacerdoti [15[e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo
consegni?». E quelli gli \fissarono trenta monete d’argento\. [16[Da
quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

|Preparativi del pasto pasquale|
[17[Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a
Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la
Pasqua?». [18[Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli:
Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da
te con i miei discepoli». [19[I discepoli fecero come aveva loro
ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

|Annunzio del tradimento di Giuda|
[20[Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. [21[Mentre
mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà».
[22[Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a
domandargli: «Sono forse io, Signore?». [23[Ed egli rispose: «Colui
che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. [24[Il
Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal
quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per
quell’uomo se non fosse mai nato!». [25[Giuda, il traditore, disse:
«Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

|Istituzione dell’Eucaristia|
[26[Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e,
pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli
dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». [27[Poi prese
il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene
tutti, [28[perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per
molti, in remissione dei peccati. [29[Io vi dico che da ora non berrò
più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con
voi nel regno del Padre mio».

|Predizione del rinnegamento di Pietro|
[30[E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli
Ulivi. [31[Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per
causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:

\Percuoterò il pastore\
\e saranno disperse le pecore del gregge,\

[32[ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». [33[E
Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi
scandalizzerò mai». [34[Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa
notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». [35[E
Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti
rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.

|Al Getsemani|
[36[Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani,
e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».
[37[E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a
provare tristezza e angoscia. [38[Disse loro: «La mia anima è triste
fino alla morte; restate qui e vegliate con me». [39[E avanzatosi un
poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio,
se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io,
ma come vuoi tu!». [40[Poi tornò dai discepoli e li trovò che
dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare
un’ora sola con me? [41[Vegliate e pregate, per non cadere in
tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». [42[E di
nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice
non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua
volontà». [43[E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché
gli occhi loro si erano appesantiti. [44[E lasciatili, si allontanò di
nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. [45[Poi
si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate!
Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato
in mano ai peccatori. [46[Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi
tradisce si avvicina».

|L’arresto di Gesù|
[47[Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e
con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi
sacerdoti e dagli anziani del popolo. [48[Il traditore aveva dato loro
questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!».
[49[E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò.
[50[E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero
avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. [51[Ed
ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la
estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un
orecchio.
[52[Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché
tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada.
[53[Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi
darebbe subito più di dodici legioni di angeli? [54[Ma come allora si
adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?».
[55[In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti
come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni
giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete
arrestato. [56[Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le
Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo,
fuggirono.

|Gesù davanti al sinedrio|
[57[Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal
sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi
e gli anziani. [58[Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al
palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere
tra i servi, per vedere la conclusione.
[59[I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa
testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; [60[ma non
riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi
testimoni. [61[Finalmente se ne presentarono due, che affermarono:
«Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e
ricostruirlo in tre giorni». [62[Alzatosi il sommo sacerdote gli disse:
«Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
[63[Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti
scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio». [64[«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:

\d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo\
\seduto alla destra di Dio,\
\e venire sulle nubi del cielo»\.

[65[Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha
bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco,
ora avete udito la bestemmia; [66[che ve ne pare?». E quelli
risposero: «È reo di morte!». [67[Allora gli sputarono in faccia e lo
schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, [68[dicendo: «Indovina,
Cristo! Chi è che ti ha percosso?».

|Rinnegamenti di Pietro|
[69[Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva
gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». [70[Ed
egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire».
[71[Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai
presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». [72[Ma egli negò di
nuovo giurando: «Non conosco quell’uomo». [73[Dopo un poco, i
presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di
quelli; la tua parlata ti tradisce!». [74[Allora egli cominciò a
imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!». E subito un
gallo cantò. [75[E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù:
«Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito
all’aperto, pianse amaramente.

|27|
|Gesù condotto davanti a Pilato|
[1[Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del
popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. [2[Poi,
messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore
Pilato.

|Morte di Giuda|
[3[Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato
condannato, si pentì e riportò le trenta monete d’argento ai sommi
sacerdoti e agli anziani [4[dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito
sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda? Veditela
tu!». [5[Ed egli, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò
e andò ad impiccarsi. [6[Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel
denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di
sangue». [7[E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del
vasaio per la sepoltura degli stranieri. [8[Perciò quel campo fu
denominato "Campo di sangue" fino al giorno d’oggi. [9[Allora si
adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: \E presero trenta
denari d’argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano
mercanteggiato, [10[e li diedero per il campo del vasaio, come mi
aveva ordinato il Signore\.

|Gesù davanti a Pilato|
[11[Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il
governatore l’interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù
rispose «Tu lo dici». [12[E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti
e gli anziani, non rispondeva nulla. [13[Allora Pilato gli disse: «Non
senti quante cose attestano contro di te?». [14[Ma Gesù non gli
rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore.
[15[Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua,
rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. [16[Avevano in
quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. [17[Mentre
quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: «Chi volete che vi
rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». [18[Sapeva bene
infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
[19[Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire:
«Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata
in sogno, per causa sua». [20[Ma i sommi sacerdoti e gli anziani
persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù.
[21[Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi
rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». [22[Disse loro Pilato: «Che
farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia
crocifisso!». [23[Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi
allora urlarono: «Sia crocifisso!».
[24[Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto
cresceva sempre più, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla
folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela
voi!». [25[E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di
noi e sopra i nostri figli». [26[Allora rilasciò loro Barabba e, dopo
aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse
crocifisso.

|La corona di spine|
[27[Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e
gli radunarono attorno tutta la coorte. [28[Spogliatolo, gli misero
addosso un manto scarlatto [29[e, intrecciata una corona di spine,
gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si
inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!».
[30[E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo
percuotevano sul capo. [31[Dopo averlo così schernito, lo
spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo
portarono via per crocifiggerlo.

|La crocifissione|
[32[Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato
Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui. [33[Giunti a un
luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, [34[\gli diedero
da bere vino\ mescolato con \fiele\; ma egli, assaggiatolo, non ne
volle bere. [35[Dopo averlo quindi crocifisso, \si spartirono le sue
vesti tirandole a sorte\. [36[E sedutisi, gli facevano la guardia.
[37[Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua
condanna: \«Questi è Gesù, il re dei Giudei»\.
[38[Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e
uno a sinistra.

|Gesù in croce deriso e oltraggiato|
[39[E quelli che passavano di là lo insultavano \scuotendo il capo\
e dicendo: [40[«Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre
giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!».
[41[Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo
schernivano: [42[«Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il
re d’Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. [43[\Ha
confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene\. Ha detto infatti:
Sono Figlio di Dio!». [44[Anche i ladroni crocifissi con lui lo
oltraggiavano allo stesso modo.

|La morte di Gesù|
[45[Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su
tutta la terra. [46[Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «\Elì, Elì,
lemà sabactàni?\», che significa: «\Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?\». [47[Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano:
«Costui chiama Elia». [48[E subito uno di loro corse a prendere una
spugna e, imbevutala \di aceto\, la fissò su una canna e così \gli
dava da bere\. [49[Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia
a salvarlo!». [50[E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
[51[Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo,
la terra si scosse, le rocce si spezzarono, [52[i sepolcri si aprirono e
molti corpi di santi morti risuscitarono. [53[E uscendo dai sepolcri,
dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a
molti. [54[Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a
Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da
grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
[55[C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da
lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
[56[Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di
Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.

|La sepoltura|
[57[Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato
Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù.
[58[Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato
ordinò che gli fosse consegnato. [59[Giuseppe, preso il corpo di
Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo [60[e lo depose nella sua
tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una
gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. [61[Erano lì, davanti
al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.

|La custodia della tomba|
[62[Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono
presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: [63[«Signore, ci
siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre
giorni risorgerò. [64[Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino
al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi
dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest’ultima
impostura sarebbe peggiore della prima!». [65[Pilato disse loro:
«Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete».
[66[Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra
e mettendovi la guardia.

|28|
|La tomba vuota. Messaggio dell’angelo|
[1[Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana,
Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
[2[Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso
dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.
[3[Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la
neve. [4[Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono
tramortite. [5[Ma l’angelo disse alle donne: «Non abbiate paura,
voi! So che cercate Gesù il crocifisso. [6[Non è qui. È risorto, come
aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. [7[Presto,
andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi
precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto».
[8[Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le
donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.

|L’apparizione alle pie donne|
[9[Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed
esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. [10[Allora Gesù
disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che
vadano in Galilea e là mi vedranno».

|Sopruso dei capi giudei|
[11[Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in
città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto.
[12[Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare
una buona somma di denaro ai soldati dicendo: [13[«Dichiarate: i
suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi
dormivamo. [14[E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore
noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». [15[Quelli, preso
il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si
è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.

|Apparizione in Galilea e missione universale|
[16[Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte
che Gesù aveva loro fissato. [17[Quando lo videro, gli si prostrarono
innanzi; alcuni però dubitavano. [18[E Gesù, avvicinatosi, disse
loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. [19[Andate
dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito santo, [20[insegnando loro ad
osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo».

 
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