Gesù Cristo

Il Matteo del Vangelo

« Older   Newer »
  Share  
EternalKJ
view post Posted on 28/4/2007, 22:42




Il fatto che il Vangelo di Matteo occupi il primo posto nell'ordine canonico dei Vangeli riflette sia l'idea (risalente al secolo II) che fosse il più antico, sia il valore intrinseco attribuitegli nei secoli dalla Chiesa. Mentre è opinione ormai diffusa che non sia stato scritto prima degli altri, la grande importanza assegnata a questo Vangelo resta inalterata, come conferma anche la sua frequente utilizzazione sul piano liturgico e catechetico.
Anche l'antica tradizione secondo cui l'autore del Vangelo è da identificarsi con il discepolo di Gesù chiamato Matteo o Levi, uno dei dodici o degli undici, è considerata oggi senza reale fondamento. Essendo infatti il Vangelo di Marco in larga parte la fonte ispiratrice di Matteo (si calcola che dei 661 versetti che compongono Marco, 630 presentano oltre 650 paralleli con Matteo), è difficile sostenere che un compagno di Gesù abbia potuto limitarsi a ricalcare pedissequamente il racconto steso da un altro che non può contare sui suoi ricordi di testimone diretto. Ma, oltreché attingere in abbondanza a Marco, Matteo si riferisce anche al materiale (principalmente i detti di Gesù) proveniente dalla cosiddetta fonte "Q", che non si trova in Marco e che a volte corrisponde quasi esattamente a quanto figura in Luca (circa 200 versetti sono infatti comuni a Matteo e Luca). Sembra così da escludere una paternità diretta dell'apostolo Matteo nella composizione di quello che, per comodità, viene comunque chiamato "il Vangelo di Matteo".
Dal Vangelo stesso si può arguire che l'autore dev'essere un maestro cristiano, molto versato nelle Scritture, e che occupa un ruolo importante nella sua Chiesa. Egli compie una sintesi matura, sapientemente costruita nell'architettura d'insieme, composita ma ben dosata nei suoi equilibri interni, sempre attenta ai dettagli e alle parole che concorrono a definire la natura dei fatti e rivelano l'occhio con cui l'evangelista li coglie per ricavare un generale o specifico insegnamento.
Comunemente oggi si ritiene che il Vangelo di Matteo sia scritto dopo il 70, probabilmente intorno all'85-90. Un'ipotesi plausibile circa il luogo di composizione è Antiochia, capitale della provincia romana di Siria. Questa grande città ha una popolazione mista di gentili ed ebrei, che in larga parte parlano il greco, e vive in quel tempo un periodo di forte tensione religiosa e sociale, analoga a quella presente nella Chiesa di Matteo, in origine composta soprattutto di giudeo-cristiani e poi di cristiano-pagani, che sono osteggiati, perseguitati e perfino messi a morte sia dalle autorità pagane sia da quelle ebraiche. Per effetto delle persecuzioni, alcuni cristiani abbandonano la fede; altri tradiscono i compagni; altri ancora cedono alla "preoccupazione del mondo" e all'inganno della ricchezza". Si viene a creare una situazione di conflitti e tensione; alcuni "falsi profeti" fanno deviare i fedeli e l'infedeltà diventa tale da raffreddare "l'amore di molti".
È proprio per venir incontro alle esigenze religiose e morali di questa Chiesa multirazziale e agiata, ma al tempo stesso perseguitata e divisa, che Matteo compone il suo Vangelo.
 
Top
0 replies since 28/4/2007, 22:42   133 views
  Share