Gesù Cristo

Vangelo secondo Luca

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EternalKJ
view post Posted on 29/5/2007, 09:46




|1|
|Prologo|
[1[Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli
avvenimenti successi tra di noi, [2[come ce li hanno trasmessi coloro
che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della
parola, [3[così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni
circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato,
illustre Teòfilo, [4[perché ti possa rendere conto della solidità degli
insegnamenti che hai ricevuto.

|I. NASCITA E VITA NASCOSTA DI GIOVANNI BATTISTA E DI
GESÙ|

|Annunzio della nascita di Giovanni Battista|
[5[Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato
Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di
Aronne chiamata Elisabetta. [6[Erano giusti davanti a Dio,
osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
[7[Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano
avanti negli anni.
[8[Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua
classe, [9[secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di
entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. [10[Tutta l’assemblea
del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. [11[Allora gli apparve
un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.
[12[Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. [13[Ma
l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata
esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai
Giovanni. [14[Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della
sua nascita, [15[poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà
vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di
sua madre [16[e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
[17[Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, \per
ricondurre i cuori dei padri verso i figli\ e i ribelli alla saggezza dei
giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». [18[Zaccaria
disse all’angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia
moglie è avanzata negli anni». [19[L’angelo gli rispose: «Io sono
Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti
questo lieto annunzio. [20[Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino
al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie
parole, le quali si adempiranno a loro tempo».
[21[Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per
il suo indugiare nel tempio. [22[Quando poi uscì e non poteva parlare
loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei
cenni e restava muto.
[23[Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. [24[Dopo quei
giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque
mesi e diceva: [25[«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni
in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».

|L’annunciazione|
[26[Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città
della Galilea, chiamata Nàzaret, [27[a una vergine, promessa sposa di
un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. [28[Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di
grazia, il Signore è con te». [29[A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. [30[L’angelo le disse:
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. [31[Ecco
concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. [32[Sarà
grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono
di Davide suo padre [33[e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e
il suo regno non avrà fine».
[34[Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco
uomo». [35[Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su
te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà
sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. [36[Vedi: anche
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: [37[\nulla è
impossibile a Dio\». [38[Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva
del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da
lei.

|La visitazione|
[39[In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e
raggiunse in fretta una città di Giuda. [40[Entrata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta. [41[Appena Elisabetta ebbe udito il saluto
di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di
Spirito Santo [42[ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e
benedetto il frutto del tuo grembo! [43[A che debbo che la madre del
mio Signore venga a me? [44[Ecco, appena la voce del tuo saluto è
giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
[45[E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del
Signore».

|Il Magnificat|
[46[Allora Maria disse:

«\L’anima mia magnifica il Signore\
[47[e il mio spirito \esulta in Dio, mio salvatore\,
[48[perché \ha guardato l’umiltà della sua serva.\
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49[Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e \Santo è il suo nome\:
[50[\di generazione in generazione la sua misericordia\
\si stende su quelli che lo temono.\
[51[Ha spiegato la potenza del suo \braccio\,
\ha disperso i superbi nei pensieri\ del loro cuore;
[52[\ha rovesciato i potenti\ dai troni,
\ha innalzato gli umili\;
[53[\ha ricolmato di beni gli affamati\,
\ha rimandato a mani vuote i ricchi\.
[54[\Ha soccorso Israele, suo servo\,
\ricordandosi della sua misericordia\,
[55[come aveva promesso \ai nostri padri\,
\ad Abramo e alla\ sua \discendenza\,
per sempre».

[56[Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

|Nascita di Giovanni Battista e visita dei vicini|
[57[Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce
un figlio. [58[I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in
lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.

|Circoncisione di Giovanni Battista|
[59[All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano
chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. [60[Ma sua madre
intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». [61[Le dissero: «Non c’è
nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». [62[Allora
domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
[63[Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti
furono meravigliati. [64[In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e
gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. [65[Tutti i loro
vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della
Giudea si discorreva di tutte queste cose. [66[Coloro che le udivano, le
serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano.
Davvero la mano del Signore stava con lui.

|Il Benedictus|
[67[Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:

[68[«\Benedetto il Signore Dio d’Israele,\
perché ha visitato e redento il suo popolo,
[69[e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
[70[come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
[71[salvezza \dai\ nostri \nemici\,
\e dalle mani di quanti ci odiano\.
[72[\Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri\
\e si è ricordato della sua santa alleanza\,
[73[\del giuramento fatto ad Abramo\, nostro padre,
[74[di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, [75[in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
[76[E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai \innanzi al Signore a preparargli le strade\,
[77[per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
[78[grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
[79[\per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre\
\e nell’ombra della morte\
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

|Vita nascosta di Giovanni Battista|
[80[Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni
deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

|2|
|Nascita di Gesù e visita dei pastori|
[1[In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse
il censimento di tutta la terra. [2[Questo primo censimento fu fatto
quando era governatore della Siria Quirinio. [3[Andavano tutti a farsi
registrare, ciascuno nella sua città. [4[Anche Giuseppe, che era della
casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nàzaret e dalla Galilea
salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, [5[per farsi
registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. [6[Ora, mentre
si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
[7[Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
[8[C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte
facendo la guardia al loro gregge. [9[Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, [10[ma l’angelo disse loro: «Non temete,
ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: [11[oggi
vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
[12[Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che
giace in una mangiatoia». [13[E subito apparve con l’angelo una
moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva:

[14[«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».

[15[Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i
pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo
avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». [16[Andarono
dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che
giaceva nella mangiatoia. [17[E dopo averlo visto, riferirono ciò che del
bambino era stato detto loro. [18[Tutti quelli che udirono, si stupirono
delle cose che i pastori dicevano. [19[Maria, da parte sua, serbava tutte
queste cose meditandole nel suo cuore.
[20[I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto
quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

|Circoncisione di Gesù|
[21[Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la
circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato
dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

|Presentazione di Gesù al tempio|
[22[Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge
di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
[23[come è scritto nella Legge del Signore: \ogni maschio primogenito
sarà sacro al Signore\; [24[e per offrire in sacrificio \una coppia di
tortore o di giovani colombi\, come prescrive la Legge del Signore.
[25[Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo
giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; [26[lo
Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non
avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
[27[Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori
vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, [28[lo prese tra
le braccia e benedisse Dio:

|Il Nunc dimittis|
[29[«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
[30[perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
[31[preparata da te davanti a tutti i popoli,
[32[luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».

|Profezia di Simeone|
[33[Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si
dicevano di lui. [34[Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre:
«Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di
contraddizione [35[perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E
anche a te una spada trafiggerà l’anima».

|Profezia di Anna|
[36[C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di
Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal
tempo in cui era ragazza, [37[era poi rimasta vedova e ora aveva
ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio
notte e giorno con digiuni e preghiere. [38[Sopraggiunta in quel
momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a
quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

|Vita nascosta di Gesù a Nàzaret|
[39[Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore,
fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. [40[Il bambino
cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra
di lui.

|Gesù tra i dottori|
[41[I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la
festa di Pasqua. [42[Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo
secondo l’usanza; [43[ma trascorsi i giorni della festa, mentre
riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a
Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. [44[Credendolo
nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a
cercarlo tra i parenti e i conoscenti; [45[non avendolo trovato, tornarono
in cerca di lui a Gerusalemme. [46[Dopo tre giorni lo trovarono nel
tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
[47[E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua
intelligenza e le sue risposte. [48[Al vederlo restarono stupiti e sua
madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io,
angosciati, ti cercavamo». [49[Ed egli rispose: «Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
[50[Ma essi non compresero le sue parole.

|Ancora la vita nascosta a Nàzaret|
[51[Partì dunque con loro e tornò a Nàzaret e stava loro sottomesso.
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. [52[E Gesù
\cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini\.

|II. PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESÙ|

|3|
|Predicazione di Giovanni Battista|
[1[Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre
Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della
Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e
Lisània tetrarca dell’Abilène, [2[sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa,
la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
[3[Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un
battesimo di conversione per il perdono dei peccati, [4[com’è scritto nel
libro degli oracoli del profeta Isaia:

\Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
[5[Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
[6[Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!\

[7[Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui:
«Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all’ira imminente?
[8[Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire
in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio
può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. [9[Anzi, la
scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta
buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
[10[Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?».
[11[Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi
ha da mangiare, faccia altrettanto». [12[Vennero anche dei pubblicani a
farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». [13[Ed
egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
[14[Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?».
Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno,
contentatevi delle vostre paghe». [15[Poiché il popolo era in attesa e
tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui
il Cristo, [16[Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con
acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di
sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito
Santo e fuoco. [17[Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e
per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco
inestinguibile».
[18[Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona
novella.

|Giovanni Battista in prigione|
[19[Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade,
moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso,
[20[aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in
prigione.

|Battesimo di Gesù|
[21[Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto
anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì [22[e scese su
di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu
una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono
compiaciuto».

|Genealogia di Gesù|
[23[Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni
ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, [24[figlio di
Mattàt, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di
Giuseppe, [25[figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio
di Esli, figlio di Naggài, [26[figlio di Maat, figlio di Mattatìa, figlio di
Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda, [27[figlio di Ioanan, figlio di
Resa, figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri, [28[figlio di
Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er,
[29[figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt,
figlio di Levi, [30[figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe,
figlio di Ionam, figlio di Eliacim, [31[figlio di Melèa, figlio di Menna,
figlio di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di Davide, [32[figlio di Iesse,
figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson,
[33[figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom,
figlio di Fares, figlio di Giuda, [34[figlio di Giacobbe, figlio di Isacco,
figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, [35[figlio di Seruk,
figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, [36[figlio
di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di
Lamech, [37[figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret,
figlio di Malleèl, figlio di Cainam, [38[figlio di Enos, figlio di Set,
figlio di Adamo, figlio di Dio.

|4|
|Tentazione nel deserto|
[1[Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu
condotto dallo Spirito nel deserto [2[dove, per quaranta giorni, fu
tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono
terminati ebbe fame. [3[Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di
Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». [4[Gesù gli rispose: «Sta
scritto: \Non di solo pane vivrà l’uomo\». [5[Il diavolo lo condusse in
alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:
[6[«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è
stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. [7[Se ti prostri
dinanzi a me tutto sarà tuo». [8[Gesù gli rispose: «Sta scritto: \Solo al
Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai\». [9[Lo condusse a
Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei
Figlio di Dio, buttati giù; [10[sta scritto infatti:

\Ai suoi angeli darà ordine per te,\
\perché essi ti custodiscano\;

[11[e anche:

\essi ti sosterranno con le mani,\
\perché il tuo piede non inciampi in una pietra\».

[12[Gesù gli rispose: «È stato detto: \Non tenterai il Signore Dio
tuo\». [13[Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si
allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.

|III. MINISTERO DI GESÙ IN GALILEA|

|Gesù inaugura la predicazione|
[14[Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua
fama si diffuse in tutta la regione. [15[Insegnava nelle loro sinagoghe e
tutti ne facevano grandi lodi.

|Gesù a Nàzaret|
[16[Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo
solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. [17[Gli fu dato il
rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

\[18[Lo Spirito del Signore è sopra di me;\
\per questo mi ha consacrato con l’unzione,\
\e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,\
\per proclamare ai prigionieri la liberazione\
\e ai ciechi la vista;\
\per rimettere in libertà gli oppressi,\
\[19[e predicare un anno di grazia del Signore.\

[20[Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli
occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. [21[Allora
cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete
udita con i vostri orecchi». [22[Tutti gli rendevano testimonianza ed
erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e
dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». [23[Ma egli rispose: «Di
certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto
abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fàllo anche qui, nella tua
patria!». [24[Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.
[25[Vi dico anche: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia,
quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande
carestia in tutto il paese; [26[ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se
non a una vedova in Sarepta di Sidone. [27[C’erano molti lebbrosi in
Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se
non Naaman, il Siro».
[28[All’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;
[29[si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul
ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal
precipizio. [30[Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

|Gesù insegna a Cafàrnao e guarisce un indemoniato|
[31[Poi discese a Cafàrnao, una città della Galilea, e al sabato
ammaestrava la gente. [32[Rimanevano colpiti dal suo insegnamento,
perché parlava con autorità. [33[Nella sinagoga c’era un uomo con un
demonio immondo e cominciò a gridare forte: [34[«Basta! Che
abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So
bene chi sei: il Santo di Dio!». [35[Gesù gli intimò: «Taci, esci da
costui!». E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui,
senza fargli alcun male. [36[Tutti furono presi da paura e si dicevano
l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e
potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». [37[E si diffondeva
la fama di lui in tutta la regione.

|Guarigione della suocera di Simone|
[38[Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di
Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
[39[Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò.
Levatasi all’istante, la donna cominciò a servirli.

|Molte guarigioni|
[40[Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali
di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le
mani, li guariva. [41[Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il
Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché
sapevano che era il Cristo.

|Gesù abbandona in segreto Cafàrnao e percorre la Giudea|
[42[Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo
cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne
andasse via da loro. [43[Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il
regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
[44[E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

|5|
|Chiamata dei primi quattro discepoli|
[1[Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di
Genèsaret [2[e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di
Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e
lavavano le reti. [3[Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di
scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle
dalla barca.
[4[Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e
calate le reti per la pesca». [5[Simone rispose: «Maestro, abbiamo
faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola
getterò le reti». [6[E avendolo fatto, presero una quantità enorme di
pesci e le reti si rompevano. [7[Allora fecero cenno ai compagni
dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono
tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. [8[Al veder
questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,
allontanati da me che sono un peccatore». [9[Grande stupore infatti
aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che
avevano fatto; [10[così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che
erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi
sarai pescatore di uomini». [11[Tirate le barche a terra, lasciarono tutto
e lo seguirono.

|Guarigione di un lebbroso|
[12[Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di
lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi
sanarmi». [13[Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii
risanato!». E subito la lebbra scomparve da lui. [14[Gli ingiunse di non
dirlo a nessuno: «Va’, mostrati al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua
purificazione, come ha ordinato Mosè, perché serva di testimonianza
per essi». [15[La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose
venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. [16[Ma
Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.

|Guarigione di un paralitico|
[17[Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori
della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da
Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
[18[Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico,
cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. [19[Non trovando
da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo
calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo
della stanza. [20[Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti
sono rimessi». [21[Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere
dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i
peccati, se non Dio soltanto?». [22[Ma Gesù, conosciuti i loro
ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
[23[Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire:
Alzati e cammina? [24[Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha
il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al
paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». [25[Subito
egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò
verso casa glorificando Dio. [26[Tutti rimasero stupiti e levavano lode
a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

|Chiamata di Levi|
[27[Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al
banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». [28[Egli, lasciando tutto,
si alzò e lo seguì.

|Pasto con i peccatori presso Levi|
[29[Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era
una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. [30[I
farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli:
«Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». [31[Gesù
rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
[32[io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a
convertirsi».

|Discussione sul digiuno|
[33[Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e
fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano
e bevono!». [34[Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze,
mentre lo sposo è con loro? [35[Verranno però i giorni in cui lo sposo
sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno». [36[Diceva
loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito
nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il
nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. [37[E
nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo
spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. [38[Il vino nuovo
bisogna metterlo in otri nuovi. [39[Nessuno poi che beve il vino
vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».

|6|
|Le spighe strappate|
[1[Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi
discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
[2[Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di
sabato?». [3[Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece
Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? [4[Come entrò nella
casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi
compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli
sacerdoti?». [5[E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del
sabato».

|Guarigione di un uomo dalla mano inaridita|
[6[Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare.
Ora c’era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7[Gli scribi
e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo
di trovare un capo di accusa contro di lui. [8[Ma Gesù era a conoscenza
dei loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e
mettiti nel mezzo!». L’uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. [9[Poi
Gesù disse loro: «Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del
bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». [10[E volgendo
tutt’intorno lo sguardo su di loro, disse all’uomo: «Stendi la mano!».
Egli lo fece e la mano guarì. [11[Ma essi furono pieni di rabbia e
discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

|La scelta dei Dodici|
[12[In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò
la notte in orazione. [13[Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli
e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: [14[Simone, che
chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo,
Bartolomeo, [15[Matteo, Tommaso, Giacomo d’Alfeo, Simone
soprannominato Zelota, [16[Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che
fu il traditore.

|Le folle al seguito di Gesù|
[17[Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran
folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da
Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, [18[che erano venuti
per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano
tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. [19[Tutta la folla
cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.

|Discorso inaugurale. Le Beatitudini|
[20[Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
[21[Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
[22[Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno
al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come
scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. [23[Rallegratevi in quel giorno
ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo
stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.

|Le maledizioni|
[24[Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione.
[25[Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
[26[Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

|L’amore dei nemici|
[27[Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del
bene a coloro che vi odiano, [28[benedite coloro che vi maledicono,
pregate per coloro che vi maltrattano. [29[A chi ti percuote sulla
guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la
tunica. [30[Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non
richiederlo. [31[Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi
fatelo a loro. [32[Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?
Anche i peccatori fanno lo stesso. [33[E se fate del bene a coloro che vi
fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
[34[E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete?
Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne
altrettanto. [35[Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate
senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli
dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.

|Misericordia e beneficenza|
[36[Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
[37[Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e vi sarà perdonato; [38[date e vi sarà dato; una
buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo,
perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».

|Condizioni dello zelo|
[39[Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un
altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca? [40[Il discepolo non
è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo
maestro. [41[Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo
fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? [42[Come puoi dire al
tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu
non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo
occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio
del tuo fratello.
[43[Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo
che faccia frutti buoni. [44[Ogni albero infatti si riconosce dal suo
frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un
rovo. [45[L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo
cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la
bocca parla dalla pienezza del cuore.

|Necessità della pratica|
[46[Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che
dico? [47[Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi
mostrerò a chi è simile: [48[è simile a un uomo che, costruendo una
casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la
roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non
riuscì a smuoverla perché era costruita bene. [49[Chi invece ascolta e
non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla
terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina
di quella casa fu grande».

|7|
|Guarigione del servo di un centurione|
[1[Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo
che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao. [2[Il servo di un centurione era
ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro.
[3[Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei
Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. [4[Costoro giunti
da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia
questa grazia, dicevano, [5[perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a
costruirci la sinagoga». [6[Gesù si incamminò con loro. Non era ormai
molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a
dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri
sotto il mio tetto; [7[per questo non mi sono neanche ritenuto degno di
venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito.
[8[Anch’io infatti sono uomo sottoposto a un’autorità, e ho sotto di me
dei soldati; e dico all’uno: Va’ ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli
viene, e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa». [9[All’udire questo
Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io
vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». [10[E
gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

|Risurrezione del figlio della vedova di Nain|
[11[In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada
con lui i discepoli e grande folla. [12[Quando fu vicino alla porta della
città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di
madre vedova; e molta gente della città era con lei. [13[Vedendola, il
Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». [14[E
accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse:
«Giovinetto, dico a te, alzati!». [15[Il morto si levò a sedere e
incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. [16[Tutti furono presi
da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra
noi e Dio ha visitato il suo popolo». [17[La fama di questi fatti si
diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.

|Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù|
[18[Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi
avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi [19[e li mandò a dire al
Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».
[20[Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha
mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo
aspettare un altro?». [21[In quello stesso momento Gesù guarì molti da
malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
[22[Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che
avete visto e udito: \i ciechi riacquistano la vista\, gli zoppi
camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti
risuscitano, \ai poveri è annunziata la buona novella\. [23[E beato è
chiunque non sarà scandalizzato di me!».
[24[Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a
dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel
deserto? Una canna agitata dal vento? [25[E allora, che cosa siete
andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che
portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
[26[Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più
che un profeta. [27[Egli è colui del quale sta scritto:

\Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,\
\egli preparerà la via davanti a te.\

[28[Io vi dico, tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di
Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
[29[Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno
riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
[30[Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui
hanno reso vano per loro il disegno di Dio.

|Giudizio di Gesù sulla sua generazione|
[31[A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi
sono simili? [32[Sono simili a quei bambini che stando in piazza
gridano gli uni agli altri:

Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!

[33[È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non
beve vino, e voi dite: Ha un demonio. [34[È venuto il Figlio dell’uomo
che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei
pubblicani e dei peccatori. [35[Ma alla sapienza è stata resa giustizia
da tutti i suoi figli».

|La peccatrice perdonata|
[36[Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del
fariseo e si mise a tavola. [37[Ed ecco una donna, una peccatrice di
quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un
vasetto di olio profumato; [38[e fermatasi dietro si rannicchiò
piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li
asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio
profumato.
[39[A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se
costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che
lo tocca: è una peccatrice». [40[Gesù allora gli disse: «Simone, ho una
cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». [41[«Un creditore aveva
due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta.
[42[Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi
dunque di loro lo amerà di più?». [43[Simone rispose: «Suppongo
quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato
bene». [44[E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa
donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i
piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati
con i suoi capelli. [45[Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da
quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. [46[Tu non mi
hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di
profumo i piedi. [47[Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti
peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco,
ama poco». [48[Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».
[49[Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo
che perdona anche i peccati?». [50[Ma egli disse alla donna: «La tua
fede ti ha salvata; va’ in pace!».

|8|
|Il seguito femminile di Gesù|
[1[In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e
annunziando la buona novella del regno di Dio. [2[C’erano con lui i
Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da
infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,
[3[Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e
molte altre, che li assistevano con i loro beni.

|Parabola del seminatore|
[4[Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni
città, disse con una parabola: [5[«Il seminatore uscì a seminare la sua
semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata,
e gli uccelli del cielo la divorarono. [6[Un’altra parte cadde sulla pietra
e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. [7[Un’altra
cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la
soffocarono. [8[Un’altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò
cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per
intendere, intenda!».

|Perché Gesù parla in parabole|
[9[I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola.
[10[Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio,
ma agli altri solo in parabole, perché

\vedendo non vedano\
\e udendo non intendano\.

|Spiegazione della parabola del seminatore|
[11[Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio.
[12[I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma
poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non
credano e così siano salvati. [13[Quelli sulla pietra sono coloro che,
quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice;
credono per un certo tempo, ma nell’ora della tentazione vengono
meno. [14[Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo
aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle
preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono
a maturazione. [15[Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che,
dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la
custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.

|Come ricevere e trasmettere l’insegnamento di Gesù|
[16[Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone
sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la
luce. [17[Non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato,
nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.
[18[Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato,
ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».

|I veri parenti di Gesù|
[19[Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non
potevano avvicinarlo a causa della folla. [20[Gli fu annunziato: «Tua
madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». [21[Ma egli
rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola
di Dio e la mettono in pratica».

|La tempesta sedata|
[22[Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse:
«Passiamo all’altra riva del lago». Presero il largo. [23[Ora, mentre
navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbatté sul lago,
imbarcavano acqua ed erano in pericolo. [24[Accostatisi a lui, lo
svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». E lui,
destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece
bonaccia. [25[Allora disse loro: «Dov’è la vostra fede?». Essi intimoriti
e meravigliati si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui che da’
ordini ai venti e all’acqua e gli obbediscono?».

|L’indemoniato gerasèno|
[26[Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla
Galilea. [27[Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un
uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava
vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. [28[Alla vista di Gesù gli si
gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù,
Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». [29[Gesù infatti
stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell’uomo. Molte
volte infatti s’era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo
custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal
demonio in luoghi deserti. [30[Gesù gli domandò: «Qual è il tuo
nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui.
[31[E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso.
[32[Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul
monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo
permise. [33[I demòni uscirono dall’uomo ed entrarono nei porci e quel
branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò.
[34[Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e
portarono la notizia nella città e nei villaggi. [35[La gente uscì per
vedere l’accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l’uomo dal quale
erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di
Gesù; e furono presi da spavento. [36[Quelli che erano stati spettatori
riferirono come l’indemoniato era stato guarito. [37[Allora tutta la
popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da
loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò
indietro. [38[L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di
restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: [39[«Torna a casa tua e
racconta quello che Dio ti ha fatto». L’uomo se ne andò, proclamando
per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

|Guarigione di un’emorroissa e risurrezione della figlia di Giàiro|
[40[Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in
attesa di lui. [41[Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo
della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa
sua, [42[perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che stava
per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.
[43[Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno
era riuscito a guarire, [44[gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo
del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. [45[Gesù disse:
«Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la
folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». [46[Ma Gesù disse:
«Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me».
[47[Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece
avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il
popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata subito
guarita. [48[Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in
pace!».
[49[Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo
della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il
maestro». [50[Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto
abbi fede e sarà salvata». [51[Giunto alla casa, non lasciò entrare
nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la
madre della fanciulla. [52[Tutti piangevano e facevano il lamento su di
lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme».
[53[Essi lo deridevano, sapendo che era morta, [54[ma egli,
prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». [55[Il suo
spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da
mangiare. [56[I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro
di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

|9|
|Missione dei Dodici|
[1[Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su
tutti i demòni e di curare le malattie. [2[E li mandò ad annunziare il
regno di Dio e a guarire gli infermi. [3[Disse loro: «Non prendete nulla
per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due
tuniche per ciascuno. [4[In qualunque casa entriate, là rimanete e di là
poi riprendete il cammino. [5[Quanto a coloro che non vi accolgono,
nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a
testimonianza contro di essi». [6[Allora essi partirono e giravano di
villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e
operando guarigioni.

|Erode e Gesù|
[7[Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e
non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è
risuscitato dai morti», [8[altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È
risorto uno degli antichi profeti». [9[Ma Erode diceva: «Giovanni l’ho
fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?».
E cercava di vederlo.

|Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani|
[10[Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che
avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata
Betsàida. [11[Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e
prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno
di cure. [12[Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si
avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e
nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo
in una zona deserta». [13[Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da
mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due
pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa
gente». [14[C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai
discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». [15[Così fecero e li
invitarono a sedersi tutti quanti. [16[Allora egli prese i cinque pani e i
due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai
discepoli perché li distribuissero alla folla. [17[Tutti mangiarono e si
saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.



|Professione di fede di Pietro|
[18[Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a
pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi
sono io secondo la gente?». [19[Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il
Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto».
[20[Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo
la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». [21[Egli allora ordinò loro
severamente di non riferirlo a nessuno.

|Primo annunzio della passione|
[22[«Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato
dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e
risorgere il terzo giorno».

|Condizioni per seguire Gesù|
[23[Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
[24[Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la
propria vita per me, la salverà. [25[Che giova all’uomo guadagnare il
mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
[26[Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il
Figlio dell’uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli
angeli santi.

|L’avvento prossimo del regno|
[27[In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno
prima di aver visto il regno di Dio».

|La trasfigurazione|
[28[Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro,
Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. [29[E, mentre pregava,
il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e
sfolgorante. [30[Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed
Elia, [31[apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che
avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. [32[Pietro e i suoi
compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la
sua gloria e i due uomini che stavano con lui. [33[Mentre questi si
separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare
qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli
non sapeva quel che diceva. [34[Mentre parlava così, venne una nube e
li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. [35[E dalla nube
uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo».
[36[Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei
giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

|L’epilettico indemoniato|
[37[Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran
folla gli venne incontro. [38[A un tratto dalla folla un uomo si mise a
gridare: «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è
l’unico che ho. [39[Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo
scuote ed egli da’ schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo
sfinito. [40[Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono
riusciti». [41[Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a
quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio».
[42[Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra
agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò
il fanciullo e lo consegnò a suo padre. [43[E tutti furono stupiti per la
grandezza di Dio.

|Secondo annunzio della passione|
Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi
discepoli: [44[«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio
dell’uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». [45[Ma essi
non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che
non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande
su tale argomento.

|Chi è il più grande?|
[46[Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più
grande. [47[Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese
un fanciullo, se lo mise vicino e disse: [48[«Chi accoglie questo
fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui
che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è
grande».

|Uso del nome di Gesù|
[49[Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un
tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito,
perché non è con noi tra i tuoi seguaci». [50[Ma Gesù gli rispose: «Non
glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

|IV. LA SALITA VERSO GERUSALEMME|

|Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria|
[51[Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal
mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme [52[e mandò avanti
dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio
di Samaritani per fare i preparativi per lui. [53[Ma essi non vollero
riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. [54[Quando videro
ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che
diciamo \che scenda un fuoco dal cielo e li consumi\?». [55[Ma Gesù si
voltò e li rimproverò. [56[E si avviarono verso un altro villaggio.

|Esigenze della vocazione apostolica|
[57[Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò
dovunque tu vada». [58[Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e
gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove
posare il capo». [59[A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose:
«Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». [60[Gesù
replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e
annunzia il regno di Dio». [61[Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma
prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». [62[Ma Gesù gli
rispose: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro,
è adatto per il regno di Dio».

|10|
|Missione dei settantadue discepoli|
[1[Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li
inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per
recarsi. [2[Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua
messe. [3[Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
[4[non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno
lungo la strada. [5[In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa
casa. [6[Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di
lui, altrimenti ritornerà su di voi. [7[Restate in quella casa, mangiando
e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua
mercede. Non passate di casa in casa. [8[Quando entrerete in una città
e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,
[9[curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il
regno di Dio. [10[Ma quando entrerete in una città e non vi
accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: [11[Anche la polvere della
vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di
voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. [12[Io vi dico che in
quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
[13[Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone
fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si
sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere.
[14[Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente
di voi.
[15[E tu, Cafàrnao,

\sarai innalzata fino al cielo?\
\Fino agli inferi sarai precipitata!\

[16[Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi
disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

|Ciò di cui devono gioire gli apostoli|
[17[I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i
demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». [18[Egli disse: «Io vedevo
satana cadere dal cielo come la folgore. [19[Ecco, io vi ho dato il potere
di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del
nemico; nulla vi potrà danneggiare. [20[Non rallegratevi però perché i
demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi
sono scritti nei cieli».

|Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio|
[21[In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse:
«Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto
queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre,
perché così a te è piaciuto. [22[Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre
mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non
il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

|Il privilegio dei discepoli|
[23[E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che
vedono ciò che voi vedete. [24[Vi dico che molti profeti e re hanno
desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che
voi udite, ma non l’udirono».

|Il grande comandamento|
[25[Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro,
che devo fare per ereditare la vita eterna?». [26[Gesù gli disse: «Che
cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». [27[Costui rispose:
«\Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua
anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo
come te stesso\». [28[E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

|Parabola del buon Samaritano|
[29[Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio
prossimo?». [30[Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti
che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo
mezzo morto. [31[Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. [32[Anche un
levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. [33[Invece un
Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe
compassione. [34[Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio
e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si
prese cura di lui. [35[Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede
all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te
lo rifonderò al mio ritorno. [36[Chi di questi tre ti sembra sia stato il
prossimo di colui che è incappato nei briganti?». [37[Quegli rispose:
«Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’
lo stesso».

|Marta e Maria|
[38[Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di
nome Marta, lo accolse nella sua casa. [39[Essa aveva una sorella, di
nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua
parola; [40[Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto,
fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata
sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». [41[Ma Gesù le rispose:
«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, [42[ma una sola
è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non
le sarà tolta».

|11|
|Il Pater|
[1[Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe
finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come
anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». [2[Ed egli disse loro:
«Quando pregate, dite:

Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
[3[dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4[e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».

|L’amico importuno|
[5[Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte
a dirgli: Amico, prestami tre pani, [6[perché è giunto da me un amico
da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; [7[e se quegli
dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i
miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; [8[vi
dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a
dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.

|Efficacia della preghiera|
[9[Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto. [10[Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e
a chi bussa sarà aperto. [11[Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede
un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto
del pesce una serpe? [12[O se gli chiede un uovo, gli darà uno
scorpione? [13[Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone
ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a
coloro che glielo chiedono!».

|Gesù e Beelzebùl|
[14[Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il
demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.
[15[Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che
egli scaccia i demòni». [16[Altri poi, per metterlo alla prova, gli
domandavano un segno dal cielo. [17[Egli, conoscendo i loro pensieri,
disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade
sull’altra. [18[Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà
stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di
Beelzebùl. [19[Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri
discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri
giudici. [20[Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque
giunto a voi il regno di Dio.
[21[Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo,
tutti i suoi beni stanno al sicuro. [22[Ma se arriva uno più forte di lui e
lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne
distribuisce il bottino.

|Intransigenza di Gesù|
[23[Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me,
disperde.

|Ritorno offensivo dello spirito immondo|
[24[Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi
aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia
casa da cui sono uscito. [25[Venuto, la trova spazzata e adorna.
[26[Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi
entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa
peggiore della prima».

|La vera beatitudine|
[27[Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla
e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il
latte!». [28[Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la
parola di Dio e la osservano!».

|Il segno di Giona|
[29[Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa
generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non
le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. [30[Poiché come
Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo
lo sarà per questa generazione. [31[La regina del sud sorgerà nel
giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà;
perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di
Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. [32[Quelli di Nìnive
sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la
condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono.
Ed ecco, ben più di Giona c’è qui.

|Ancora la parabola della lucerna|
[33[Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto
il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce.
[34[La lucerna del tuo corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il
tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle
tenebre. [35[Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36[Se
il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre,
tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo
bagliore».

|Contro i farisei e i dottori della legge|
[37[Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo.
Egli entrò e si mise a tavola. [38[Il fariseo si meravigliò che non avesse
fatto le abluzioni prima del pranzo. [39[Allora il Signore gli disse:
«Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro
interno è pieno di rapina e di iniquità. [40[Stolti! Colui che ha fatto
l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? [41[Piuttosto date in
elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo.
[42[Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta
e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio.
Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. [43[Guai a voi,
farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle
piazze. [44[Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si
vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
[45[Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo,
offendi anche noi». [46[Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della
legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non
li toccate nemmeno con un dito! [47[Guai a voi, che costruite i sepolcri
dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. [48[Così voi date
testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero
e voi costruite loro i sepolcri. [49[Per questo la sapienza di Dio ha
detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e
perseguiteranno; [50[perché sia chiesto conto a questa generazione del
sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo, [51[dal
sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il
santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
[52[Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della
scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete
impedito».
[53[Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a
trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti,
[54[tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla
sua stessa bocca.

|12|
|Parlare apertamente e senza timore|
[1[Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano
a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal
lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. [2[Non c’è nulla di nascosto che
non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. [3[Pertanto ciò
che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete
detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
[4[A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e
dopo non possono far più nulla. [5[Vi mostrerò invece chi dovete
temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella
Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. [6[Cinque passeri non si
vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è
dimenticato davanti a Dio. [7[Anche i capelli del vostro capo sono tutti
contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.
[8[Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio;
[9[ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli
angeli di Dio.
[10[Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato,
ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
[11[Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e
alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire;
[12[perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che
bisogna dire».

|Non accumulare tesori|
[13[Uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida
con me l’eredità». [14[Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito
giudice o mediatore sopra di voi?». [15[E disse loro: «Guardatevi e
tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è
nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». [16[Disse poi
una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon
raccolto. [17[Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove
riporre i miei raccolti? [18[E disse: Farò così: demolirò i miei
magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i
miei beni. [19[Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
[20[Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua
vita. E quello che hai preparato di chi sarà? [21[Così è di chi accumula
tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

|Abbandonarsi alla Provvidenza|
[22[Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero
per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come
lo vestirete. [23[La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.
[24[Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno
ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi
valete! [25[Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora
sola alla sua vita? [26[Se dunque non avete potere neanche per la più
piccola cosa, perché vi affannate del resto? [27[Guardate i gigli, come
crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche
Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. [28[Se
dunque Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta
nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? [29[Non cercate perciò
che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: [30[di
tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa
che ne avete bisogno. [31[Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste
cose vi saranno date in aggiunta.
[32[Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di
darvi il suo regno.

|Vendere i propri beni e fare l’elemosina|
[33[Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non
invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e
la tignola non consuma. [34[Perché dove è il vostro tesoro, là sarà
anche il vostro cuore.

|Tenersi pronti per il ritorno del padrone|
[35[Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; [36[siate
simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per
aprirgli subito, appena arriva e bussa. [37[Beati quei servi che il
padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà
le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. [38[E se,
giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati
loro! [39[Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora
viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. [40[Anche voi
tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non
pensate».
[41[Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o
anche per tutti?». [42[Il Signore rispose: «Qual è dunque
l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua
servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? [43[Beato
quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. [44[In verità
vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. [45[Ma se quel servo
dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a
percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, [46[il
padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in
un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli
infedeli. [47[Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà
disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;
[48[quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di
percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà
chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

|Gesù e la sua passione|
[49[Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse
già acceso! [50[C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono
angosciato, finché non sia compiuto!

|Gesù causa di dissenso|
[51[Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi
dico, ma la divisione. [52[D’ora innanzi in una casa di cinque persone
[53[si divideranno tre contro due e due contro tre;

padre contro figlio e \figlio contro padre\,
madre contro figlia e \figlia contro madre\,
suocera contro nuora e \nuora contro suocera\».

|Saper interpretare i segni dei tempi|
[54[Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da
ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. [55[E quando
soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. [56[Ipocriti! Sapete
giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non
sapete giudicarlo?
[57[E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? [58[Quando
vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura
di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il
giudice ti consegni all’esecutore e questi ti getti in prigione. [59[Ti
assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all’ultimo
spicciolo».

|13|
|Inviti provvidenziali alla penitenza|
[1[In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei
Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro
sacrifici. [2[Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei
Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
[3[No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
[4[O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise,
credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
[5[No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

|Parabola del fico sterile|
[6[Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella
vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. [7[Allora disse al
vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico,
ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? [8[Ma
quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi
attorno e vi metta il concime [9[e vedremo se porterà frutto per
l’avvenire; se no, lo taglierai».

|Guarigione della donna curva, il giorno di sabato|
[10[Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
[11[C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la
teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
[12[Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua
infermità», [13[e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e
glorificava Dio.
[14[Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato
quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei
giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e
non in giorno di sabato». [15[Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie
forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per
condurlo ad abbeverarsi? [16[E questa figlia di Abramo, che satana ha
tenuto legata diciott’anni, non doveva essere sciolta da questo legame
in giorno di sabato?». [17[Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi
avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le
meraviglie da lui compiute.

|Parabola del granello di senapa|
[18[Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa
lo rassomiglierò? [19[È simile a un granellino di senapa, che un uomo
ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli
uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».

|Parabola del lievito|
[20[E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [21[È
simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina,
finché sia tutta fermentata».

|La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la chiamata dei pagani|
[22[Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava
verso Gerusalemme. [23[Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli
che si salvano?». Rispose: [24[«Sforzatevi di entrare per la porta
stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci
riusciranno.
[25[Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti
fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma
egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. [26[Allora
comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai
insegnato nelle nostre piazze. [27[Ma egli dichiarerà: Vi dico che non
so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità!
[28[Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco
e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
[29[Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da
mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
[30[Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni
tra i primi che saranno ultimi».

|Erode la volpe|
[31[In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e
vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». [32[Egli rispose:
«Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio
guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. [33[Però è
necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia
strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di
Gerusalemme.

|Apostrofe a Gerusalemme|
[34[Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro
che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli
come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!
[35[Ecco, \la vostra casa vi viene lasciata deserta\! Vi dico infatti che
non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: \Benedetto colui che
viene nel nome del Signore!\».

|14|
|Guarigione di un idropico in giorno di sabato|
[1[Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per
pranzare e la gente stava ad osservarlo. [2[Davanti a lui stava un
idropico. [3[Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse:
«È lecito o no curare di sabato?». [4[Ma essi tacquero. Egli lo prese per
mano, lo guarì e lo congedò. [5[Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un
bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?».
[6[E non potevano rispondere nulla a queste parole.

|Sulla scelta dei posti|
[7[Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse
loro una parabola: [8[«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non
metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più
ragguardevole di te [9[e colui che ha invitato te e lui venga a dirti:
Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
[10[Invece quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché
venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora
ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
[11[Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà
esaltato».

|Sulla scelta degli invitati|
[12[Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o
una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né
i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il
contraccambio. [13[Al contrario, quando dài un banchetto, invita
poveri, storpi, zoppi, ciechi; [14[e sarai beato perché non hanno da
ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei
giusti».

|Sugli invitati che non accettano|
[15[Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi
mangerà il pane nel regno di Dio!». [16[Gesù rispose: «Un uomo diede
una grande cena e fece molti inviti. [17[All’ora della cena, mandò il
suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. [18[Ma tutti,
all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un
campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.
[19[Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli;
ti prego, considerami giustificato. [20[Un altro disse: Ho preso moglie
e perciò non posso venire. [21[Al suo ritorno il servo riferì tutto questo
al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito
per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e
zoppi. [22[Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma
c’è ancora posto. [23[Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade
e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.
[24[Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati
assaggerà la mia cena».

|Rinunciare a quanto si ha di caro|
[25[Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: [26[«Se
uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i
fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio
discepolo. [27[Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me,
non può essere mio discepolo.

|Rinunciare soprattutto ai propri beni|
[28[Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a
calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? [29[Per
evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti
coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: [30[Costui ha
iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.
[31[Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede
prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene
incontro con ventimila? [32[Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli
manda un’ambasceria per la pace. [33[Così chiunque di voi non
rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.

|Non essere insipidi|
[34[Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che
cosa lo si salerà? [35[Non serve né per la terra né per il concime e così
lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».

|15|
|Le tre parabole della misericordia|
[1[Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
[2[I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e
mangia con loro». [3[Allora egli disse loro questa parabola:

|La pecora perduta|
[4[«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le
novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la
ritrova? [5[Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, [6[va a casa,
chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho
trovato la mia pecora che era perduta. [7[Così, vi dico, ci sarà più gioia
in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non
hanno bisogno di conversione.

|La dramma perduta|
[8[O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la
lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?
[9[E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo:
Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.
[10[Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo
peccatore che si converte».

|Il figlio perduto e il figlio fedele: "il figlio prodigo"|
[11[Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. [12[Il più giovane disse
al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre
divise tra loro le sostanze. [13[Dopo non molti giorni, il figlio più
giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le
sue sostanze vivendo da dissoluto. [14[Quando ebbe speso tutto, in
quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel
bisogno. [15[Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di
quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.
[16[Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma
nessuno gliene dava. [17[Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti
salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio
di fame! [18[Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho
peccato contro il Cielo e contro di te; [19[non sono più degno di esser
chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. [20[Partì e si
incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse
incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. [21[Il figlio gli disse: Padre, ho
peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser
chiamato tuo figlio. [22[Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il
vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai
piedi. [23[Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo
festa, [24[perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era
perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
[25[Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu
vicino a casa, udì la musica e le danze; [26[chiamò un servo e gli
domandò che cosa fosse tutto ciò. [27[Il servo gli rispose: È tornato tuo
fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha
riavuto sano e salvo. [28[Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre
allora uscì a pregarlo. [29[Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo
da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai
dato mai un capretto per far festa con i miei amici. [30[Ma ora che
questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato,
per lui hai ammazzato il vitello grasso. [31[Gli rispose il padre: Figlio,
tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; [32[ma bisognava far
festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in
vita, era perduto ed è stato ritrovato».

|16|
|L’amministratore fedele|
[1[Diceva anche ai discepoli: «C’era un uomo ricco che aveva un
amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi
averi. [2[Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te?
Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere
amministratore. [3[L’amministratore disse tra sé: Che farò ora che il
mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ho forza,
mendicare, mi vergogno. [4[So io che cosa fare perché, quando sarò
stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga
in casa sua. [5[Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al
primo: [6[Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili
d’olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.
[7[Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di
grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. [8[Il padrone
lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza.
I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli
della luce.

|Il buon uso del denaro|
[9[Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza,
perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
[10[Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto
nel poco, è disonesto anche nel molto.
[11[Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi
affiderà quella vera? [12[E se non siete stati fedeli nella ricchezza
altrui, chi vi darà la vostra?
[13[Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà
l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete
servire a Dio e a mammona».

|Contro i farisei, amici del denaro|
[14[I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste
cose e si beffavano di lui. [15[Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti
agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli
uomini è cosa detestabile davanti a Dio.

|All’assalto del regno|
[16[La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene
annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.

|Perennità della Legge|
[17[È più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un
solo trattino della Legge.

|Indissolubilità del matrimonio|
[18[Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra,
commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito,
commette adulterio.

|Il ricco cattivo e il povero Lazzaro|
[19[C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i
giorni banchettava lautamente. [20[Un mendicante, di nome Lazzaro,
giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, [21[bramoso di sfamarsi di
quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a
leccare le sue piaghe. [22[Un giorno il povero morì e fu portato dagli
angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. [23[Stando
nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e
Lazzaro accanto a lui. [24[Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi
pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e
bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. [25[Ma Abramo
rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e
Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in
mezzo ai tormenti. [26[Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande
abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di
costì si può attraversare fino a noi. [27[E quegli replicò: Allora, padre,
ti prego di mandarlo a casa di mio padre, [28[perché ho cinque fratelli.
Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di
tormento. [29[Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino
loro. [30[E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da
loro, si ravvederanno. [31[Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i
Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

|17|
|Lo scandalo|
[1[Disse ancora ai suoi discepoli: «È inevitabile che avvengano
scandali, ma guai a colui per cui avvengono. [2[È meglio per lui che gli
sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare,
piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. [3[State attenti a voi
stessi!

|Correzione fraterna|
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli.
[4[E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi
pento, tu gli perdonerai».

|Potenza della fede|
[5[Gli apostoli dissero al Signore: [6[«Aumenta la nostra fede!». Il
Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa,
potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed
esso vi ascolterebbe.

|Servire con umiltà|
[7[Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà
quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? [8[Non gli
dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi,
finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?
[9[Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini
ricevuti? [10[Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è
stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto
dovevamo fare».

|I dieci lebbrosi|
[11[Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la
Samaria e la Galilea. [12[Entrando in un villaggio, gli vennero incontro
dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, [13[alzarono la voce,
dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». [14[Appena li vide, Gesù
disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano,
furono sanati. [15[Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro
lodando Dio a gran voce; [16[e si gettò ai piedi di Gesù per
ringraziarlo. Era un Samaritano. [17[Ma Gesù osservò: «Non sono stati
guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18[Non si è trovato chi
tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli
disse: [19[«Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

|La venuta del regno di Dio|
[20[Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose:
[21[«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e
nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in
mezzo a voi!».

|Il giorno del Figlio dell’uomo|
[22[Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete
vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo
vedrete. [23[Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non
seguiteli. [24[Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo
all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. [25[Ma
prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa
generazione. [26[Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni
del Figlio dell’uomo: [27[mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si
maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio
e li fece perire tutti. [28[Come avvenne anche al tempo di Lot:
mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano,
costruivano; [29[ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco
e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30[Così sarà nel giorno in cui il
Figlio dell’uomo si rivelerà. [31[In quel giorno, chi si troverà sulla
terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si
troverà nel campo, non torni indietro. [32[Ricordatevi della moglie di
Lot. [33[Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la
perde la salverà. [34[Vi dico: in quella notte due si troveranno in un
letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; [35[due donne staranno a
macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata». [36[.
[37[Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse
loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

|18|
|Il giudice iniquo e la vedova importuna|
[1[Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza
stancarsi: [2[«C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non
aveva riguardo per nessuno. [3[In quella città c’era anche una vedova,
che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio
avversario. [4[Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé:
Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, [5[poiché questa
vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga
continuamente a importunarmi». [6[E il Signore soggiunse: «Avete
udito ciò che dice il giudice disonesto. [7[E Dio non farà giustizia ai
suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo
aspettare? [8[Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio
dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

|Il fariseo e il pubblicano|
[9[Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser
giusti e disprezzavano gli altri: [10[«Due uomini salirono al tempio a
pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. [11[Il fariseo, stando in
piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli
altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo
pubblicano. [12[Digiuno due volte la settimana e pago le decime di
quanto possiedo. [13[Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non
osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo:
O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14[Io vi dico: questi tornò a casa
sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà
umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

|Gesù e i bambini|
[15[Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i
discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. [16[Allora Gesù li fece
venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo
impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. [17[In
verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non
vi entrerà».

|Il notabile ricco|
[18[Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per
ottenere la vita eterna?». [19[Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono?
Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. [20[Tu conosci i
comandamenti: \Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare,
non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre\». [21[Costui
disse: «Tutto questo l’ho osservato fin dalla mia giovinezza». [22[Udito
ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che
hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e
seguimi». [23[Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste,
perché era molto ricco.

|Il pericolo delle ricchezze|
[24[Quando Gesù lo vide, disse: «Quant’è difficile, per coloro che
possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. [25[È più facile per un
cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel
regno di Dio!». [26[Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà
essere salvato?». [27[Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è
possibile a Dio».



|Ricompensa promessa alla rinuncia|
[28[Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti
abbiamo seguito». [29[Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c’è
nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per
il regno di Dio, [30[che non riceva molto di più nel tempo presente e la
vita eterna nel tempo che verrà».

|Terzo annunzio della passione|
[31[Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a
Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio
dell’uomo si compirà. [32[Sarà consegnato ai pagani, schernito,
oltraggiato, coperto di sputi [33[e, dopo averlo flagellato, lo
uccideranno e il terzo giorno risorgerà». [34[Ma non compresero nulla
di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò
che egli aveva detto.

|Il cieco di Gerico|
[35[Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare
lungo la strada. [36[Sentendo passare la gente, domandò che cosa
accadesse. [37[Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». [38[Allora
incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
[39[Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma
lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
[40[Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli
fu vicino, gli domandò: [41[«Che vuoi che io faccia per te?». Egli
rispose: «Signore, che io riabbia la vista». [42[E Gesù gli disse: «Abbi
di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». [43[Subito ci vide di nuovo
e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò,
diede lode a Dio.

|19|
|Zaccheo|
[1[Entrato in Gerico, attraversava la città. [2[Ed ecco un uomo di
nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3[cercava di vedere quale
fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo
di statura. [4[Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un
sicomoro, poiché doveva passare di là. [5[Quando giunse sul luogo,
Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi
devo fermarmi a casa tua». [6[In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
[7[Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un
peccatore!». [8[Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore,
io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno,
restituisco quattro volte tanto». [9[Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è
entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; [10[il
Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era
perduto».

|Parabola delle mine|
[11[Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora
una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il
regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. [12[Disse
dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per
ricevere un titolo regale e poi ritornare. [13[Chiamati dieci servi,
consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
[14[Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro
un’ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di
noi. [15[Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece
chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto
ciascuno avesse guadagnato. [16[Si presentò il primo e disse: Signore,
la tua mina ha fruttato altre dieci mine. [17[Gli disse: Bene, bravo
servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra
dieci città. [18[Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore,
ha fruttato altre cinque mine. [19[Anche a questo disse: Anche tu sarai
a capo di cinque città. [20[Venne poi anche l’altro e disse: Signore,
ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; [21[avevo
paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in
deposito, mieti quello che non hai seminato. [22[Gli rispose: Dalle tue
stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo
severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello
che non ho seminato: [23[perché allora non hai consegnato il mio
denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
[24[Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha
dieci [25[Gli risposero: Signore, ha già dieci mine! [26[Vi dico: A
chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
[27[E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re,
conduceteli qui e uccideteli davanti a me».

|V. MINISTERO DI GESÙ A GERUSALEMME|

|Ingresso messianico a Gerusalemme|
[28[Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso
Gerusalemme.
[29[Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto
degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: [30[«Andate nel villaggio di
fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai
salito; scioglietelo e portatelo qui. [31[E se qualcuno vi chiederà:
Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno». [32[Gli
inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. [33[Mentre
scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il
puledro?». [34[Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
[35[Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul
puledro, vi fecero salire Gesù. [36[Via via che egli avanzava,
stendevano i loro mantelli sulla strada. [37[Era ormai vicino alla
discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli,
esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che
avevano veduto, dicendo:

\[38[«Benedetto colui che viene,\
il re, \nel nome del Signore.\
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».

|Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli|
[39[Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi
discepoli». [40[Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno,
grideranno le pietre».

|Lamento su Gerusalemme|
[41[Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa,
dicendo: [42[«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via
della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. [43[Giorni verranno
per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti
stringeranno da ogni parte; [44[abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te
e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il
tempo in cui sei stata visitata».

|I venditori cacciati dal tempio|
[45[Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori,
[46[dicendo: «Sta scritto:

\La mia casa sarà casa di preghiera.\
Ma voi ne avete fatto \una spelonca di ladri!\».

|Insegnamento nel tempio|
[47[Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi
cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; [48[ma non
sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

|20|
|Obiezione dei Giudei sull’autorità di Gesù|
[1[Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la
parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli
anziani e si rivolsero a lui dicendo: [2[«Dicci con quale autorità fai
queste cose o chi è che t’ha dato quest’autorità». [3[E Gesù disse loro:
«Vi farò anch’io una domanda e voi rispondetemi: [4[Il battesimo di
Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?». [5[Allora essi discutevano
fra loro: «Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete
creduto?". [6[E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà,
perché è convinto che Giovanni è un profeta». [7[Risposero quindi di
non saperlo. [8[E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale
autorità faccio queste cose».

|Parabola dei vignaioli omicidi|
[9[Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo \piantò
una vigna\, l’affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto
tempo. [10[A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli
dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo
percossero e lo rimandarono a mani vuote. [11[Mandò un altro servo,
ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a
mani vuote. [12[Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo
ferirono e lo cacciarono. [13[Disse allora il padrone della vigna: Che
devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto.
[14[Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui
è l’erede. Uccidiamolo e così l’eredità sarà nostra. [15[E lo cacciarono
fuori della vigna e l’uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone
della vigna? [16[Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad
altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!».
[17[Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos’è dunque ciò
che è scritto:

\La pietra che i costruttori hanno scartata,\
\è diventata testata d’angolo?\

[18[Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà
addosso, lo stritolerà». [19[Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono
allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo.
Avevano capito che quella parabola l’aveva detta per loro.

|Il tributo a Cesare|
[20[Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero
persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo
all’autorità e al potere del governatore. [21[Costoro lo interrogarono:
«Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in
faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. [22[È lecito
che noi paghiamo il tributo a Cesare?». [23[Conoscendo la loro
malizia, disse: [24[«Mostratemi un denaro: di chi è l’immagine e
l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». [25[Ed egli disse: «Rendete
dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». [26[Così
non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della
sua risposta, tacquero.

|La risurrezione dei morti|
[27[Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia
la risurrezione, e gli posero questa domanda: [28[«Maestro, Mosè ci ha
prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza
figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio
fratello. [29[C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso
moglie, morì senza figli. [30[Allora la prese il secondo [31[e poi il
terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. [32[Da
ultimo anche la donna morì. [33[Questa donna dunque, nella
risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in
moglie». [34[Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e
prendono marito; [35[ma quelli che sono giudicati degni dell’altro
mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
[36[e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e,
essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. [37[Che poi i morti
risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando
chiama il Signore: \Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe\.
[38[Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».
[39[Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». [40[E non
osavano più fargli alcuna domanda.

|Il Cristo, figlio e signore di Davide|
[41[Egli poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di
Davide, [42[se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:

\Ha detto il Signore al mio Signore:\
\siedi alla mia destra,\
\[43[finché io ponga i tuoi nemici\
\come sgabello ai tuoi piedi?\

[44[Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo
figlio?».

|Gli scribi giudicati da Gesù|
[45[E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli:
[46[«Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e
hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle
sinagoghe e i primi posti nei conviti; [47[divorano le case delle vedove,
e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna
più severa».

|21|
|L’obolo della vedova|
[1[Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel
tesoro. [2[Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli
[3[e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di
tutti. [4[Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro
superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva
per vivere».

|Discorso sulla rovina di Gerusalemme. Introduzione|
[5[Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni
votivi che lo adornavano, disse: [6[«Verranno giorni in cui, di tutto
quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga
distrutta». [7[Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e
quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».

|I segni premonitori|
[8[Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno
sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non
seguiteli. [9[Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi
terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà
subito la fine».
[10[Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro
regno, [11[e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e
pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.
[12[Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi
perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni,
trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
[13[Questo vi darà occasione di render testimonianza. [14[Mettetevi
bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; [15[io vi darò
lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere,
né controbattere. [16[Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; [17[sarete
odiati da tutti per causa del mio nome. [18[Ma nemmeno un capello del
vostro capo perirà. [19[Con la vostra perseveranza salverete le vostre
anime.

|L’assedio|
[20[Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate
allora che la sua devastazione è vicina. [21[Allora coloro che si trovano
nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne
allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; [22[saranno
infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.

|La catastrofe e i tempi dei pagani|
[23[Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché
vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
[24[Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i
popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei
pagani siano compiuti.

|Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa del Figlio
dell’uomo|
[25[Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra
angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
[26[mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che
dovrà accadere sulla terra. \Le\ potenze \dei cieli\ infatti saranno
sconvolte.
[27[Allora vedranno \il Figlio dell’uomo venire su una nube\ con
potenza e gloria grande.
[28[Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate
il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

|Parabola del fico|
[29[E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante;
[30[quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che
ormai l’estate è vicina. [31[Così pure, quando voi vedrete accadere
queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. [32[In verità vi dico:
non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. [33[Il
cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

|Vegliare per non essere sorpresi|
[34[State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi
piombi addosso improvviso; [35[come un laccio esso si abbatterà sopra
tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. [36[Vegliate e
pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò
che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

|Gli ultimi giorni di Gesù|
[37[Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e
pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. [38[E tutto il popolo
veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.

|VI. LA PASSIONE|

|22|
|Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda|

[1[Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, [2[e i
sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché
temevano il popolo. [3[Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota,
che era nel numero dei Dodici. [4[Ed egli andò a discutere con i sommi
sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro
mani. [5[Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
[6[Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo
loro di nascosto dalla folla.

|Preparativi della cena pasquale|
[7[Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la
vittima di Pasqua. [8[Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate
a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare». [9[Gli
chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». [10[Ed egli rispose:
«Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una
brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà [11[e direte al
padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso
mangiare la Pasqua con i miei discepoli? [12[Egli vi mostrerà una sala
al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». [13[Essi
andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la
Pasqua.

|La cena pasquale|
[14[Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, [15[e
disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi,
prima della mia passione, [16[poiché vi dico: non la mangerò più,
finché essa non si compia nel regno di Dio». [17[E preso un calice, rese
grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, [18[poiché vi dico: da
questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il
regno di Dio».

|Istituzione dell’Eucaristia|
[19[Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
«Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di
me». [20[Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo:
«Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato
per voi».

|Annunzio del tradimento di Giuda|
[21[«Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
[22[Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a
quell’uomo dal quale è tradito!». [23[Allora essi cominciarono a
domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.

|Chi è il più grande?|
[24[Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato
il più grande. [25[Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro
che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. [26[Per voi
però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più
piccolo e chi governa come colui che serve. [27[Infatti chi è più grande,
chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure
io sto in mezzo a voi come colui che serve.

|Ricompensa promessa agli apostoli|
[28[Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
[29[e io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me,
[30[perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e
siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.

|Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro|
[31[Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il
grano; [32[ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e
tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». [33[E Pietro gli disse:
«Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte».
[34[Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che
tu per tre volte avrai negato di conoscermi».

|L’ora del combattimento decisivo|
[35[Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né
sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». [36[Ed egli
soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia;
chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. [37[Perché vi
dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E \fu
annoverato tra i malfattori\. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al
suo termine». [38[Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma
egli rispose «Basta!».

|Sul monte degli Ulivi|
[39[Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i
discepoli lo seguirono. [40[Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per
non entrare in tentazione». [41[Poi si allontanò da loro quasi un tiro di
sasso e, inginocchiatosi, pregava: [42[«Padre, se vuoi, allontana da me
questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». [43[Gli
apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. [44[In preda
all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come
gocce di sangue che cadevano a terra. [45[Poi, rialzatosi dalla
preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
[46[E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare
in tentazione».

|L’arresto di Gesù|
[47[Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva
colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per
baciarlo. [48[Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio
dell’uomo?». [49[Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava
per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
[50[E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò
l’orecchio destro. [51[Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta
così!». E toccandogli l’orecchio, lo guarì. [52[Poi Gesù disse a coloro
che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del
tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un
brigante? [53[Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le
mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre».

|Rinnegamenti di Pietro|
[54[Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella
casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. [55[Siccome
avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno,
anche Pietro si sedette in mezzo a loro. [56[Vedutolo seduto presso la
fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui».
[57[Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». [58[Poco dopo
un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No,
non lo sono!». [59[Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità,
anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». [60[Ma Pietro disse:
«O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora
parlava, un gallo cantò. [61[Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro,
e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima
che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». [62[E, uscito, pianse
amaramente.

|Primi oltraggi|
[63[Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano
e lo percuotevano, [64[lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha
colpito?». [65[E molti altri insulti dicevano contro di lui.

|Gesù davanti al sinedrio|
[66[Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo,
con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e
gli dissero: [67[«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se
ve lo dico, non mi crederete; [68[se vi interrogo, non mi risponderete.
[69[Ma da questo momento starà \il Figlio dell’uomo seduto alla destra
della potenza di Dio\». [70[Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il
Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono».
[71[Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza?
L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

|23|
|Gesù davanti a Pilato|

[1[Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato [2[e
cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il
nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il
Cristo re». [3[Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli
rispose: «Tu lo dici». [4[Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla:
«Non trovo nessuna colpa in quest’uomo». [5[Ma essi insistevano:
«Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver
cominciato dalla Galilea fino a qui».
[6[Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo [7[e, saputo che
apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei
giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

|Gesù davanti a Erode|
[8[Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo
desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere
qualche miracolo fatto da lui. [9[Lo interrogò con molte domande, ma
Gesù non gli rispose nulla. [10[C’erano là anche i sommi sacerdoti e
gli scribi, e lo accusavano con insistenza. [11[Allora Erode, con i suoi
soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo
rimandò a Pilato. [12[In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici;
prima infatti c’era stata inimicizia tra loro.

|Gesù di nuovo davanti a Pilato|
[13[Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, [14[disse:
«Mi avete portato quest’uomo come sobillatore del popolo; ecco, l’ho
esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di
quelle di cui lo accusate; [15[e neanche Erode, infatti ce l’ha
rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. [16[Perciò,
dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». [17[. [18[Ma essi si
misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero
Barabba!». [19[Questi era stato messo in carcere per una sommossa
scoppiata in città e per omicidio.
[20[Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. [21[Ma essi
urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». [22[Ed egli, per la terza volta,
disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui
che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».
[23[Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse
crocifisso; e le loro grida crescevano. [24[Pilato allora decise che la
loro richiesta fosse eseguita. [25[Rilasciò colui che era stato messo in
carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò
Gesù alla loro volontà.

|Sulla via del Calvario|
[26[Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène
che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare
dietro a Gesù. [27[Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si
battevano il petto e facevano lamenti su di lui. [28[Ma Gesù, voltandosi
verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,
ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. [29[Ecco, verranno giorni
nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le
mammelle che non hanno allattato.
[30[Allora cominceranno a \dire ai monti\:

\Cadete su di noi!\
\e ai colli:\
\Copriteci!\

[31[Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno
secco?».
[32[Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per
essere giustiziati.

|La crocifissione|
[33[Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due
malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. [34[Gesù diceva: «Padre,
perdonali, perché non sanno quello che fanno».
\Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte\.

|Gesù in croce deriso e oltraggiato|
[35[Il popolo stava a \vedere\, i capi invece lo \schernivano\ dicendo:
«Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
[36[Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli
\dell’aceto\, e dicevano: [37[«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
[38[C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

|Il "buon ladrone"|
[39[Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il
Cristo? Salva te stesso e anche noi!». [40[Ma l’altro lo rimproverava:
«Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? [41[Noi
giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece
non ha fatto nulla di male». [42[E aggiunse: «Gesù, ricordati di me
quando entrerai nel tuo regno». [43[Gli rispose: «In verità ti dico, oggi
sarai con me nel paradiso».

|La morte di Gesù|
[44[Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su
tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. [45[Il velo del tempio si
squarciò nel mezzo. [46[Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre,
\nelle tue mani consegno il mio spirito\». Detto questo spirò.

|Dopo la morte di Gesù|
[47[Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio:
«Veramente quest’uomo era giusto». [48[Anche tutte le folle che erano
accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne
tornavano percuotendosi il petto. [49[Tutti i suoi conoscenti assistevano
da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea,
osservando questi avvenimenti.

|La sepoltura|
[50[C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona
buona e giusta. [51[Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli
altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di
Dio. [52[Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. [53[Lo calò
dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata
nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. [54[Era il
giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. [55[Le
donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe;
esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
[56[poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il
giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

|VII. DOPO LA RISURREZIONE|

|24|
|La tomba vuota. Messaggio dell’angelo|
[1[Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla
tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. [2[Trovarono
la pietra rotolata via dal sepolcro; [3[ma, entrate, non trovarono il corpo
del Signore Gesù. [4[Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini
apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. [5[Essendosi le donne
impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché
cercate tra i morti colui che è vivo? [6[Non è qui, è risuscitato.
Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, [7[dicendo che
bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai
peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». [8[Ed esse
si ricordarono delle sue parole.

|Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere delle donne|
[9[E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a
tutti gli altri. [10[Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di
Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli
apostoli. [11[Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non
credettero ad esse.

|Pietro alla tomba|
[12[Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E
tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto.

|I discepoli di Emmaus|
[13[Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per
un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome
Emmaus, [14[e conversavano di tutto quello che era accaduto.
[15[Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si
accostò e camminava con loro. [16[Ma i loro occhi erano incapaci di
riconoscerlo. [17[Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state
facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste;
[18[uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero
in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
[19[Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda
Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a
Dio e a tutto il popolo; [20[come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo
hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno
crocifisso. [21[Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto
ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. [22[Ma
alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al
sepolcro [23[e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di
aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è
vivo. [24[Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato
come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
[25[Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla
parola dei profeti! [26[Non bisognava che il Cristo sopportasse queste
sofferenze per entrare nella sua gloria?». [27[E cominciando da Mosè e
da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
[28[Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come
se dovesse andare più lontano. [29[Ma essi insistettero: «Resta con noi
perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per
rimanere con loro. [30[Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse
la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. [31[Allora si aprirono loro gli
occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. [32[Ed essi si
dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre
conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le
Scritture?». [33[E partirono senz’indugio e fecero ritorno a
Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con
loro, [34[i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a
Simone». [35[Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e
come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

|Gesù appare agli apostoli|
[36[Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in
mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». [37[Stupiti e spaventati credevano
di vedere un fantasma. [38[Ma egli disse: «Perché siete turbati, e
perché sorgono dubbi nel vostro cuore? [39[Guardate le mie mani e i
miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha
carne e ossa come vedete che io ho». [40[Dicendo questo, mostrò loro
le mani e i piedi. [41[Ma poiché per la grande gioia ancora non
credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da
mangiare?». [42[Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; [43[egli
lo prese e lo mangiò davanti a loro.

|Ultime istruzioni agli apostoli|
[44[Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora
con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella
Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». [45[Allora aprì loro la mente
all’intelligenza delle Scritture e disse: [46[«Così sta scritto: il Cristo
dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno [47[e nel suo nome
saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati,
cominciando da Gerusalemme. [48[Di questo voi siete testimoni. [49[E
io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi
restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

|L’ascensione|
[50[Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
[51[Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
[52[Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande
gioia; [53[e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

 
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